sabato 21 Settembre 2024
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PON SICUREZZA, IN CAMPANIA DUE BENI CONFISCATI TORNANO ALLA COLLETTIVITA’

Due nuovi progetti approvati nell’ambito del PON Sicurezza per il
recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata in Campania.
Diventano così 57 in totale le proposte di riqualificazione e
riutilizzo dei beni confiscati ammessi a finanziamento nell’ambito del
programma cofinanziato dall’Unione Europea e gestito dal Ministero
dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il progetto presentato dal comune di Afragola (NA), denominato “La
fattoria della legalità”, riguarda il recupero di un bene confiscato
al clan Magliuolo dove realizzare un canile e un centro di
aggregazione sociale. La proposta, che ha ricevuto un finanziamento di
oltre 2 milioni di euro, prevede, su un terreno di 116mila mq in
località Cantariello, la nascita di una struttura integrata di cura e
accoglienza per animali, ma anche di un parco destinato alla comunità
con coltivazioni di frutteti e piante di fiori.

Oltre al rifugio per cani abbandonati, all’interno del centro è previsto lo svolgimento di
attività di educazione alla legalità e al rispetto degli animali
dedicate ad un pubblico di ragazzi e adolescenti, la realizzazione di
un punto bar e uno spazio di degustazione e vendita delle primizie
coltivate all’interno del frutteto. Il canile, oltre all’area
destinata a rifugio vero e proprio, comprenderà uno spazio per gli
esercizi e le attività di allenamento dei cani, un’area giochi per
bambini con la possibilità si svolgere attività di pet therapy. Le
attività saranno gestite da due cooperative sociali (una per la
gestione del canile e l’altra per le attività agricole) così da
favorire l’inserimento sociale di soggetti svantaggiati come minori a
rischio, donne vittime di sfruttamento, ex detenuti, ex
tossicodipendenti.

Un secondo progetto è stato presentato dal Consorzio Agrorinasce che
riunisce sei comuni tutti in provincia di Caserta (Casal di Principe,
San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, S. Marcellino, S.Maria La Fossa e
Villa Literno). La proposta interessa due beni immobili: uno
confiscato a Luigi Venosa, conosciuto come O’Cocchiere e un secondo ad
Alfredo Zara. Nel primo – situato a Casapesenna in via Cagliari –
troverà spazio un Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la
cultura, mentre un secondo edificio in via Raffaello diventerà un
Ostello della gioventù.

Le due strutture avranno una funzione strettamente integrata, con il
principale scopo di attirare i giovani, favorire gli scambi
interculturali e la socializzazione e prevenire fenomeni di disagio
giovanile. Nel centro giovanile troveranno spazio una sala lettura,
una sala per incontri e mostre, laboratori di pittura, ceramica e
scultura e un caffè letterario. Il finanziamento in questo caso
ammonta a 1.299.000 euro.

Per maggiori informazioni www.sicurezzasud.it

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