venerdì 20 Settembre 2024
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Pompei. Violentata in piazza Bartolo Longo, la vittima ha appena 16anni

Pompei. Violenza sessuale su una minorenne: in manette un marrocchino. Le sue mani l’hanno palpeggiata, l’hanno violentata dell’innocenza che solo una bambina custodisce, lei di appena diciassette anni vittima di un orco che senza pietà non ha esitato a rovinarle la vita. Eh si perché quella violenza subita non la cancellerà mai più dalla sua mente. T.V. di appena diciassette anni si trovava in piazza Bartolo Longo: cuore della cittadina. Era da poco passata la mezza notte e la giovane stava facendo rientro a casa dopo una serata ad una festa. La diciassettenne, di origine ucraina, viveva da ben dieci in Italia, dove era stata adottata da una coppia di Pompei. Giovane, bella e carina, ma soprattutto da sola: preda perfetta per l’orco che la osservava da qualche metro. A fargli gola forse il vestitino succinto della giovane, mista a quella bellezza acqua e sapone. Ma mai, T.V. avrebbe pensato che i suoi pregi l’avrebbero resa vittima. L’uomo, un ventiseienne di nazionalità marocchina, l’ha pedinata per diversi metri. L’ha sorpresa alle spalle e bloccatala, l’ha spinta a terra. Nessuno in quel momento poteva aiutarla perché nonostante fosse una delle piazze principali della cittadina, il deserto ne faceva da padrona. L’uomo, Maski Chiarki bloccandole con una mano le ha chiuso la bocca per evitare che potesse chiedere aiuto con le sue urla, con l’altra invece ha iniziato a palpeggiarla. Baci, palpeggiamenti sul seno e sul sedere. Con forza le ha iniziato a strapparle i vestiti. Ma è proprio quando stava per completare la violenza con l’abuso, una gazzella dei carabinieri della locale stazione, durante un normale controllo di pattugliamento ha assistito all’orribile scena. Tempestivamente hanno fermato l’uomo che in uno stato evidente di agitazione ha cercato di divincolarsi, ma senza successo. Un vero e proprio incubo, che poteva senza dubbio finire peggio. La ragazza sotto schok è stata portata in ospedale, per precauzione, dove è stata raggiunta dai suoi genitori. L’uomo invece, arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un minore e resistenza a pubblico ufficiale. Una vicenda raccapricciante che risveglia l’allarme che già qualche mese fa era scattato, a pochi kilometri di distanza, nel vicino comune di San Giuseppe Vesuviano: anche in quell’occasione la violenza sessuale si consumà in un luogo pubblico, nella circumvesuviana della cittadina, durante la festa del santo patrono. La vittima fu un tredicenne: sono da poco passate le 23,00 ed ha appena salutato i suoi amici del parco. Si trova sulla strada di ritorno a casa in via Croce Rossa, ma un 34enne lo blocca e lo violenta per ripetute volte. Il bambino avrà il coraggio di raccontare e denunciare il suo aguzzino.

Giovanna Salvati

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