venerdì 22 Novembre 2024
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Pomigliano. Lavoro, welfare, ambiente i temi del candidato Birotti

Pomigliano d’Arco. Si propongono come l’alternativa possibile a quello che “puzza di vecchio e tutto ciò che di nuovo ha solo l’abito”.

“L’altra Pomigliano” la lista di Sinistra che candida Fabio Birotti, Etno-Antropologo, di 47 anni come sindaco. Birotti è stato assistente all’Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa e collaboratore all’Università del Molise, ha collaborato con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della regione Lazio.
Per quale ragione ha deciso di candidarsi alla guida di Pomigliano?
Credo sia arrivato il momento di risvegliare la nostra coscienza culturale e collettiva, perché per troppo tempo Pomigliano d’Arco è rimasta schiacciata sotto il peso dell’incapacità politica e umana mediocrità. Ho incontrato questo gruppo di persone che stava lavorando a un’idea politica innovativa, una politica che ha come modello il superamento delle appartenenze e dei simboli, soprattutto quelli partitici, a favore di una coalizione di persone illuminate e impegnate della società civile. Abbracciare la loro causa è stato del tutto naturale per me. E, ovviamente, altrettanto spontaneo è stato passare dalle parole ai fatti con una candidatura per Pomigliano.
I punti del progetto cui tiene di più?
Tutti i sette punti del nostro programma sono profondamente rivoluzionari ma soprattutto utili, concreti e realizzabili. Interventi che, se fossero applicati, in cinque anni, possono cambiare l’organizzazione, il tessuto economico, sociale e urbano della nostra città. Sono progetti innovativi che vanno dal Lavoro, al Welfare, all’Ambiente, alla Cultura, alla Partecipazione democratica. Un programma in netta contrapposizione con le politiche di centro destra e di centro sinistra che hanno massacrato il nostro territorio, rubandoci il nostro futuro. E’ possibile consultarlo sulla nostra pagina facebook L’Altra Pomigliano.
Ci spiega come ha scelto i candidati che la sostengono?
Un gruppo di persone fantastiche, attive, piene di idee e di speranze. Ognuno dei candidati ha sviluppato grandi competenze nel settore di suo interesse, grazie all’esperienza acquisita con anni di attivismo politico e sociale. Sono l’Altra Pomigliano o, come li definisco io, una Pomigliano Altra, dinamica, fiduciosa e pragmatica. Prego i lettori e tutti i cittadini di Pomigliano d’Arco di venirli a conoscere, sono sempre pronti ad accogliere tutto e tutti e a presentare soluzioni e a ricevere nuovi spunti propositivi, reali e concreti.
Oltre al suo impegno, perché i pomiglianesi dovrebbero scegliere lei come sindaco?
Perché protendo ad una svolta mentale, perché abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale, perché non possiamo più attendere mentre andiamo incontro alla nostra definitiva distruzione. Per farlo è necessario modificare, dal più profondo il nostro modo di pensare e di agire nei confronti dell’altro, del diverso e della società; dobbiamo “saper essere” senza più illusioni e nascondimenti, procedere nell’infinita sfera del “sapere oltre”, dobbiamo liberarci di tutti quei segni culturali che ci hanno, in maniera cogente e pervasiva, resi aridi, immobili e immutati nei confronti del nostro futuro, di ciò che era e di ciò che è. I pomiglianesi dovrebbero votarmi perché, da etno-antropologo, studio i problemi all’origine: oltre ogni ovvietà e illuso apparire.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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