Pomigliano. Continuano a tenere banco le vicende politiche e di cronaca a Pomigliano. Dall’insediamento della commissione al blitz anti-camorra di qualche settimana fa che ha portato a 27 arresti di persone che operavano per ben due clan, l’amministrazione comunale è nell’occhio del ciclone, in particolar modo per le parole che il sindaco Lello Russo ha ripetuto più volte sia durante l’ultima campagna elettorale sia una volta eletto.
“La camorra non esiste a Pomigliano”, le parole del primo cittadino in diversi incontri pubblici. Parole che sono diventate, però, un boomerang subito dopo che i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Castello di Cisterna hanno eseguito 27 arresti nei confronti di presunti affiliati ai gruppi criminali rivali “Ferretti” e “Cipolletta“, che operano nella zona di Pomigliano d’Arco e in territori limitrofi. Al “rimprovero” del procuratore di Napoli Nicola Gratteri (“Sindaco disse che la camorra non esiste, invece c’è ed è pericolosa”), lo stesso sindaco in una nota rilasciata ad Ansa ha provato, tardivamente, a chiarire: “Ho sempre specificato, sebbene spesso le mie parole siano state male interpretate, probabilmente anche a fini strumentali, che la camorra non esiste all’interno del Palazzo Municipale e che non vi è alcun episodio che possa legare l’attività della criminalità organizzata con quella dell’attuale Amministrazione comunale”.
Una versione della presenza della camorra a Pomigliano che cambia per la terza volta a seguito di un’intervista rilasciata da Russo a Il Mattino nella quale dichiara testualmente: “In un consiglio comunale dissi che la camorra non esiste facendo riferimento solo al clan Foria, lo storico sodalizio criminale di Pomigliano. La mia considerazione era dettata dal fatto che la relazione del ministero dell’interno sui dati della Dia non citava più questo clan, perché azzerato, in entrambe le relazioni semestrali del 2023. C’è stato poi il caso di un’azienda a cui i giudici amministrativi, per ben due volte, hanno sentenziato come il clan di cui sopra si sia estinto e quindi non c’erano i presupposti per applicare l’interdittiva antimafia a questi imprenditori. Tutto messo nero su bianco. Poi nell’ultimo blitz, in un migliaio di pagine, viene documentato come sempre lo stesso clan non ci sia più”.
Dunque, da “la camorra non esiste a Pomigliano”, a “la camorra non esiste all’interno del Comune”, fino ad arrivare a “la camorra non esiste facendo riferimento solo al clan Foria”. Qual è la versione definitiva?
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