Pomigliano d’Arco. La Cisl- Fim dopo i segnali positivi giunti dalla
Fiat delinea i primi piani da portare avanti come sindacato.
E lo ha fatto nel corso di un incontro che si è tenuto ieri mattina
presso la sede di Pomigliano (nella foto). Assicurata, dunque, la
produzione della nuova Panda al “Gian Battista Vico” , stando a quanto
ha dichiarato Sergio Marchionne, restano da chiarire pause lavorative
e competizione, le due priorità chieste in cambio dall’Ad del Lingotto
sul tavolo delle trattative. La posta in gioco dunque diventa più
alta. “Il progetto lo giudichiamo positivo, questo favorirà la
produzione di Panda a Pomigliano, garantendo i posti di lavoro non
solo a queste tute blu, ma soprattutto alle nuove generazioni” lo ha
affermato il segretario nazionale Cisl- Fim Franco Vitali. “Continuerà
la produzione del modello Alfa 159, mentre la Panda è attesa per metà
2011, oltre a considerare il fatto” ha aggiunto poi Vitali, “che è
possibile nello stesso stabilimento la produzione anche di altri
modelli”.
Certo è che a Pomigliano necessaria è la ristrutturazione del sito
proprio per l’arrivo del gioiellino automobilistico di “famiglia”.
E 500 saranno le persone “accompagnate” alla pensione, “con la
possibilità di nuove assunzioni anche più giovani” così come ha
dichiarato Vitali. Il pacchetto “tutto incluso” di Sergio Marchionne,
prevede di lavorare per tre turni per sei giorni la settimana,
aumentare gli straordinari e di stare dietro ai picchi del mercato,
“pertanto” come aggiunge il segretario nazionale, “produrre di più o
rallentare così come dettano le leggi dell’economia”.
Il tutto per essere competitivi e flessibili. “Non possiamo perdere
questa possibilità” ha esordito Vitali, il quale sull’esempio di altri
Paesi europei, non storce il naso agli incentivi verso Fiat. Anzi
aggiunge: “E’ proprio con gli incentivi che anche lo Stato italiano
avrebbe potuto fare il braccio di ferro ed avere voce in capitolo”. E
a chi potrebbe pensare che questo improvviso rovescio della medaglia
sia dettato anche da condizioni politiche, Vitali risponde: “Non credo
che così possa essere, la Fiat non è più l’azienda italiana, oramai è
una multinazionale che ha dimostrato di essere autonoma politicamente
e da questo punto non la si può più criticare”. “In due anni di
sollecitazione verso tutte le istituzioni, abbiamo sempre avuto
un’unica priorità ovvero il rilancio industriale di Pomigliano” ha
affermato invece il segretario generale Giuseppe Terracciano.“Dobbiamo
concretizzare” ha terminato “questa realtà che si sta presentando e mi
auguro di poterla realizzare anche con i compagni di Fiom e Uilm,
perché abbiamo una responsabilità, noi siamo il gruppo dirigente che
dobbiamo assicurare il futuro di questo stabilimento”.
Isabella Esposito
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