POMIGLIANO D’ARCO – Finalmente anche alla Fiat di Pomigliano d’Arco arrivano i contratti di solidarietà. E’ la prima volta che questo tipo di ammortizzatore sociale varca i cancelli di uno stabilimento Fiat Auto e riguarderà i circa 2000 operai delle aree B e C.
Esclusi dai contratti di solidarietà i 2300 operai dell’area A che si occupano della produzione diretta della Panda, per non intaccare i livelli di efficienza raggiunti finora. La Fiat Chrysler anticiperà il trattamento economico per i lavoratori interessati dai contratti di solidarietà che andranno a sostituire la cig.
Il cambio di ammortizzatore apporterà una maggiorazione del salario di circa 200 euro al mese. Inoltre, nell’accordo siglato tra azienda e sindacati, sarebbero previsti anche moduli di formazione per i 200 operai in modo da fovorirne, in futuro, l’introduzione nell’area A, il settore che ha permesso allo stabilimento di Pomigliano di essere la prima in Europa nella produzione di qualità.
Le parti si rivedranno il prossimo 28 marzo per completare l’iter procedurale per l’attuazione dei contratti di solidarietà per 12 mesi ma grane entusiasmo emerge dalle parole dei sindacati per il risultato ottenuto dopo oltre 3 anni di dura battaglia: “Come Fim Cisl di Napoli – dichiara il segretario Giuseppe Terracciano – riteniamo soddisfacente il risultato faticosamente raggiunto con una trattativa nel corso della quale management e sindacato hanno fatto prevalere il buon senso e la consapevolezza di dover coniugare le esigenze delle precarie condizioni economiche e psicologiche dei lavoratori in cigs con quelle del futuro dello stabilimento, per accrescerne la competitività in una sfida che è internazionale”.
Il segretario Terracciano coglie la palla al balzo per lanciare una nuova sfida anche al Presidente del Consiglio: “L’accordo è un segnale di particolare importanza per tutti, in quanto contribuisce a fare in modo che il comprensorio partenopeo possa affrontare il futuro produttivo con maggiore serenità, attraendo nuovi investimenti industriali e ridando una speranza di lavoro per tante famiglie: ecco perché rivolgiamo un pressante appello al Presidente Renzi affinché, unitamente alle Istituzioni Locali, si mettano in atto misure espansive che siano in grado di dare impulso al settore”.
Stessa soddisfazione anche da parte di Fiom CGIL Napoli anche se non nasconde alcune riserve sull’accordo: “La Fiom ritiene positiva la notizia del contratto di solidarietà per Pomigliano – dice Francesco Percuoco, Responsabile Settore Auto per la Fiom di Napoli – sono anni che proponiamo i contratti di solidarietà come strumento utile per riportare tutti i cassintegrati di nuovo in fabbrica ma nonostante ciò se il contratto di solidarietà verrà applicato solo alle aree B e C, non ci saranno ancora le condizioni per una piena condivisione”.
“Come ribadito nell’ultimo incontro con la dirigenza Fiat la settimana scorsa – continua Percuoco -, bisogna avviare corsi di formazione retribuiti dall’ azienda per formare i lavoratori e dargli la possibilità di ruotare in tutto lo stabilimento e superare le divisioni in settori A, B e C, create dagli ultimi accordi siglati con le altre organizzazioni sindacali”.
Parla sottolineando “l’interesse collettivo”, il delegato Fiom Cgil, Percuoco: “Nonostante le vicissitudini di questi anni la Fiom ha sempre agito nell’interesse collettivo, evitando di innescare una guerra fra poveri che troppe volte, a causa di tante scelte sbagliate fatte da altri, rischiava di esplodere. Ed oggi sentiamo nostro questo primo passo nella giusta direzione, anche se ancora insufficiente. Per quanto riguarda il futuro dello stabilimento – conclude – continuiamo a ritenere indispensabile l’assegnazione di un nuovo modello per Pomigliano che dia finalmente tranquillità ed un futuro certo a tutti gli operai che da anni vivono sulla propria pelle la crisi”.
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