Pomigliano d’Arco. Nuova cassa integrazione per lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco. La produzione si fermerà dal 2 al 15 novembre. Un nuovo stop, comunicato ieri mattina dall’azienda torinese ai sindacati ed ai lavoratori. Una situazione che si aggrava considerato che il Lingotto finora non ha ancora deciso l’assegnazione di una nuova missione produttiva che potrebbe risollevare le sorti dell’impianto “Giambattista Vico”. A ottobre tutti gli operai torneranno in fabbrica il 13, 14 e 15, mentre per gli addetti al modello Alfa 159 è prevista una ripresa anche per il 26, 27 e 28 del mese.
Una notizia che non rassicura le tute blu. Nei mesi scorsi l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, aveva annunciato buone notizie per il sito pomiglianese, notizie che finora non sono giunte.
Ora l’Ad dell’azienda automobilistica parla dei progetti americani della Fiat e dimentica le fabbriche italiane. “Mentre Marchionne annuncia che il 6 novembre presenterà negli Stati Uniti il piano industriale per Chrysler”, afferma Gerardo Giannone segretario di Comunista Sinistra Popolare, sezione Fiat, “in Italia tutto tace. Continua lo stop produttivo, manca il piano industriale e, paradosso dei paradossi, il Governo dà una mano all’azienda con gli incentivi. Agli operai chi ci pensa?”.
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