Pomigliano d’Arco: Nelle strade cittadine i cumuli d’immondizia abbandonata sembrano essere posizionati “random”. Una zona sì ed una no si rivestono di scenografie non proprio ammirabili in calde giornate d’estate. Ed in pieno giorno è possibile osservare sacchetti e scatoloni accantonati su strade principali, per non parlare di carte lungo i bordi delle strade. La passeggiata per la città inizia alle 11 del mattino e su Via Roma all’incrocio con Via Mazzini, la campana adornata di sacchetti e rifiuti di ogni genere sembra non passare inosservata all’occhio del cittadino. Chissà invece a quello dell’operatore ecologico. Potrebbe apparire un caso isolato quello di Via Roma, tenendo conto che Pomigliano non ha subito l’anno scorso alcun tipo di emergenza rifiuti e non dovrebbe conoscere accantonamenti. Via Felice Terracciano ore 11.44: la strada principale del commercio cittadino appare, all’altezza dei giardinetti, di fronte la chiesa della Madonna del S.Rosario, un piccolo sversatoio, lì proprio sul marciapiede. All’altezza della sede centrale del liceo Matilde Serao i cassonetti sono vuoti, ma appaiono comunque buste di raccolta differenziata, che alle 11.55 non sono state ancora ritirate. Il giro continua e all’incrocio di Via Giacomo Leopardi proprio sotto al semaforo di nuovo un apparizione. Di nuovo scatoloni e buste lasciate lì all’angolo, pret a porter. Sono le ore 12:05. Sicuramente in alcuni casi alla situazione va aggiunta un’inciviltà cittadina, ma resta la domanda dove sia finita la raccolta differenziata a Pomigliano d’Arco e il conseguente ritiro dei rifiuti. Dato che nonostante il mercoledì si depositi l’organico, ogni cassonetto appare la mattina seguente con il proprio e personale tipo di rifiuto. A commentare la situazione il nuovo presidente dell’Enam, la partecipata che gestisce la raccolta rifiuti, il nuovo presidente Nicola Di Raffaele. “Ho dato disposizioni di bloccare gli straordinari e ho fatto un esplicito richiamo agli operatori ecologici, perché il lavoro si deve svolgere nelle ore di lavoro normali” ha affermato. Si pensi che gli operatori dovrebbero svolgere il lavoro tra le 5 e le 11 del mattino. “E senza rientrare due ore prima e poi richiedere uno straordinario” aggiunge. In divisa da operatore, con in mano il suo block notes, il Top Manager ha effettuato un ampio giro notturno al fianco del personale addetto alla raccolta. Di Raffaele ha voluto verificare quali sono le criticità nella fase di erogazione del servizio e dove esse nascono. “Mentre da una parte continua l’attività di risanamento finanziario che sta’ producendo già i suoi primi effetti – ha dichiarato Di Raffaele – dall’altra parte bisogna operare una riorganizzazione aziendale con elevati standard qualitativi”. Obiettivo dunque per Di Raffaele, un servizio con questi elementi: “tempo, qualità, efficienza, risparmio”.
Isabella Esposito
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