POMIGLIANO D’ARCO. Assegnate venti le borse di studio per il concorso «Luigi De Falco», la cerimonia questa mattina con il sindaco Russo.
L’assessore alla Cultura Franca Trotta: «I temi del concorso di quest’anno ci hanno consentito di apprezzare i punti di vista delle nuove generazioni in merito ai cambiamenti della nostra città». Il sindaco Lello Russo: «Un evento che ci consente non solo di ricordare un cittadino illustre ma di confrontarci con insegnanti e studenti».
Venti borse di studio del valore di 250 euro ciascuna, ad altrettanti studenti pomiglianesi, sono state consegnate questa mattina dal sindaco Lello Russo e dall’assessore Franca Trotta (Cultura), insieme ai docenti Del Mastro (presidente commissione), Guadagni (Matilde Serao) e Manna (Imbriani). Una consuetudine per Pomigliano d’Arco fin da quando Luigi De Falco, bibliofilo «innamorato» dei libri e della sua città, donò a Pomigliano la sua biblioteca privata. L’atto di donazione alla biblioteca comunale prevede che il sindaco si impegni a indire ogni anno una borsa di studio per tutti gli studenti degli istituti di istruzione superiore della città.
De Falco redasse il suo testamento nel 1990 e l’anno dopo, alla sua morte, i familiari rispettarono le volontà stabilite nel documento e inviarono una lettera all’allora sindaco Lello Russo, ancora oggi primo cittadino. Il concorso annuale e la relativa borsa di studio hanno lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della città e consentire ai giovani studenti di approfondire le proprie conoscenze su storia, tradizioni, personaggi e luoghi della città.
Anche quest’anno la tradizione è stata rispettata e le borse di studio consegnate. «L’evento ci consente ogni anno di ricordare un cittadino illustre che ha fatto un dono immenso alla nostra Pomigliano – dice il sindaco Russo – e ho apprezzato il coinvolgimento nonché la massiccia presenza di docenti e studenti».
«La consegna delle borse di studio intitolate al nostro illustre concittadino Luigi De Falco è un appuntamento importante che ci consente, ogni anno, non solo di manifestare la nostra riconoscenza profonda e di preservarne nelle nuove generazioni la memoria – dice l’assessore Franca Trotta – ma che ci dà anche l’opportunità di conoscere, apprezzare, leggere, confrontarci con il pensiero, le riflessioni, lo spirito di osservazione e perché no, con il giudizio dei nostri giovani studenti, del «popolo della scuola», come era solito definire Luigi De Falco la classe studentesca. I temi proposti quest’anno, che hanno riguardato il processo di trasformazione urbana e del paesaggio, nonché l’industrializzazione della città di Pomigliano, ci hanno consentito di apprendere il punto di vista delle nostre nuove generazioni. Tutti gli elaborati testimoniano l’amore che i nostri studenti hanno per la loro Pomigliano».
L’assessore Trotta ha ringraziato insegnanti e studenti per l’importante momento di confronto ricordando le parole vergate sulla stele di Luigi De Falco: «Ardentemente amò il suo paese, Pomigliano, e con questo assillo, felice, si spense».
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