domenica 8 Settembre 2024
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Pomigliano. Amministrazione “sfratta” associazione Antiracket: la solidarietà di Città Aperta e del Comitato don Peppe Diana

Pomigliano. Non si placano le polemiche in seguito alla decisione dell’Amministrazione comunale di Pomigliano di rientrare in possesso dell’appartamento che da anni è sede dell’associazione antiracket e antiusura “Domenico Noviello” per destinare “ il suddetto bene alla soddisfazione di primarie esigenze di carattere sociale che individuano quali beneficiari dello stesso alcune famiglie che versano in condizioni di indigenza”. 

Il Comune, in seguito a numerose polemiche scaturite dopo tale decisione, con una successiva nota ha specificato che: “Nessuno ha mai tolto o vuole togliere la sede all’associazione antiracket Noviello e il suo presidente Salvatore Cantone ne è a perfetta conoscenza e gli avremmo comunque assegnato un’altra sede, prospettandogli più di una soluzione alternativa. Il contratto di comodato gratuito dell’appartamento di via Locatelli era scaduto e non potevamo più rinnovarlo per quella sede”.

Tuttavia Cantone, in una dichiarazione rilasciata a il Mattino, ha smentito seccamente la ricostruzione del Comune: Ufficialmente non mi è stato proposto nulla di alternativo. Mi hanno solo spedito una Pec attraverso cui mi intimano di lasciare la sede di via Locatelli entro oggi.

In città sono tanti gli attestati di solidarietà verso il presidente Cantone e l’associazione. Città Aperta afferma: “Abbiamo appreso che a Pomigliano viene negata la sede all’ Associazione Antiracket, che,in tutti questi anni,con il lavoro straordinario di Salvatore Cantone ha rappresentato un presidio di legalità e di lotta contro la criminalità organizzata. Non ci si può nascondere dietro “cavilli burocratici” che vanno rimossi e garantita la continuità di questa importante esperienza. L’ Associazione Città Aperta esprimere solidarietà e vicinanza all’associazione antiracket”.

“Ci auguriamo che l’associazione FAI Antiracket e Antiusura Pomigliano per la Legalità Domenico Noviello, che in questi anni ha dato voce e sostegno a tantissimi imprenditori vittime di estorsione, possa continuare a svolgere serenamente la propria attività.
La decisione del Comune di destinare ad altri usi la sede associativa, attiva in un bene confiscato alla camorra, apre scenari preoccupanti per il futuro. La speranza è che presto possa prevalere il buonsenso, intanto, come Comitato don Peppe Diana, seguiremo attentamente la vicenda e affiancheremo l’associazione, aderente alla nostra rete, in ogni necessario passo per garantire la continuità della sua azione, contro le logiche criminali che minacciano l’economia sana dei territori e a tutela degli imprenditori che denunciano” il commento del Comitato don Peppe Diana.
Leggi qui per approfondire la vicenda:
antiracket brusciano
Salvatore Cantone presidente Antiracket e Antiusura Pomigliano per la Legalità Domenico Noviello

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