POLLENA TROCCHIA. Vandali nella notte all’Alberghiero “Ugo Tognazzi”, al Parco Europa: l’istituto è stato messo fuori uso nel corso di un raid cospargendo nei tre piani della scuola il contenuto di diversi estintori. Lezioni sospese venerdì e sabato ma servirà l’intero fine settimana per ripristinare la funzionalità dell’edificio.
Un episodio più che anacronistico è stato giudicato “anomalo” dal dirigente scolastico Angelo De Riggi, alla guida dell’Alberghiero, in viale Italia, oramai da tre anni. “Guido quest’Istituto da tre anni e mai fino ad oggi qui si erano verificati episodi del genere – dice il dirigente, che da quest’anno è anche alla guida dell’Istituto “De Cillis” di Ponticelli – un fatto che mi ha particolarmente addolorato in questa scuola, ancora immune da atti di vandalismo di questo tipo.
L’istituto è stato oggetto di occupazione – prosegue – da parte degli studenti nei mesi scorsi ma nessun atto vandalico come purtroppo ne sono stato testimone proprio una settimana fa all’Istituto De Cillis a Ponticelli, dove – aggiunge – ci siamo dati tutti da fare, compresi i genitori degli alunni, per ripristinare al più presto possibile le attività didattiche”.
Il raid all’Ugo Tognazzi, quindi, ha lasciato stupiti tutti, anche perché si è verificato come un episodio “distante” da quelli eseguiti nei diversi istituti del Vesuviano e altrove: primo su tutti nella zona, il liceo scientifico “Salvatore Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio. Al Di Giacomo, lo scorso ottobre, in due settimane si sono verificate due incursioni notturne costringendo la dirigente scolastica a sospendere le lezioni più volte a causa degli allagamenti e l’uso di sostanze chimiche. Senza contare gli incendi messi a segni perfino in due scuole tra materne ed elementari dello stesso Comune.
Eppure anche l’alberghiero di Pollena Trocchia, alla fine, è stato preso di mira. La notte scorsa ignoti, forzando leggermente una finestra degli spogliatoi al piano terra, si sono introdotti all’interno dell’edificio e hanno cosparso in tutti e tre i piani della scuola, il contenuto dei numerosi estintori disposti nei piani.
L’amara scoperta è stata fatta ieri mattina da uno dei collaboratori scolastici e dalla vice preside, giunta anche lei presto, all’apertura della scuola. Impossibile porre rimedio in poche ore al danno apportato dai vandali: il contenuto dell’agente estinguente degli estintori era quello tipo polveri e, dunque, non bastavano secchi e stracci. Anzi, il personale scolastico è dovuto intervenire indossando tute e mascherine per pulire e non rischiare di intossicarsi a loro volta con le polveri cosparse sulle superfici. “Ho contattato la Asl del territorio – spiega il preside – ma ci hanno spiegato che questo tipo di interventi non rientrava nelle loro mansioni, mentre dall’Ufficio scolastico ci hanno detto che occorreva un intervento “schermato” da parte degli operai per non inalare le polveri”.
Sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Cercola (al comando del tenente Gaetano Vrola) e dai primi rilievi si è subito riscontrato che il sistema di allarme non è stato manomesso ma semplicemente disinserito.
Qualcuno, quasi certamente uno studente interno, era venuto a conoscenza del codice, informazione riservata ai soli bidelli. Non solo. Chi si è introdotto conosceva bene anche la geografia della scuola e i suoi “punti deboli”: sapevano che le finestre dello spogliatoio al piano terra si aprono molto facilmente: “E soprattutto che lì non c’è il sistema di allarme”, commenta De Riggi, che sull’episodio si dice incredulo “Non riesco a spiegarmi il motivo. E’ un episodio grave, ha danneggiato un bene comune messo a disposizione dello Stato. Inoltre – prosegue – è un atto vandalico che ha costretto la maggior parte degli studenti a dover sospendere le attività didattiche”.
fonte Patrizia Panico da Il Mattino area sud-costiera
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