SANT’ANASTASIA. Poco fa il Gip ha convalidato l’arresto del primo cittadino di Sant’ Anastasia, Carmine Esposito, che questa mattina, tra l’altro, ha fatto protocollare le sue dimissioni da sindaco. Immediato il commento a caldo del leader dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: “Crolla uno degli ultimi baluardi di Cosentino e Cesaro”.
L’ex primo cittadino di Sant’Anastasia lo scorso sabato mattina è stato arrestato dai carabinieri di Castello di Cisterna (al comando del maggiore Michele D’Agosto) in flagranza di reato con l’accusa di concussione: i militari lo hanno trovato in possesso di una busta contenente la somma di 15mila euro (cifra corrispondente a tre mensilità), che gli venne consegnata poco prima dalle mani di un imprenditore all’esterno del centro commerciale “Le Aquile” di Sant’Anastasia.
L’indagine, ricordiamo quanto dichiarato dal procuratore capo di Nola, Paolo Mancuso, era nata da un’iniziativa della polizia giudiziaria, che dopo essersi guadagnata la piena fiducia della vittima del reato, ha consentito – scrive la nota del procuratore capo, Paolo Mancuso – con il coordinamento della Procura della Repubblica di Nola, di monitorare tutte le fasi degli incontri, dalla richiesta di tangente (€ 5.000 al mese, ma con gli ‘arretrati’ per gli ultimi tre mesi), alla consegna del danaro.
Il blitz dei militari è scattato, infatti, sabato mattina portando all’arresto del sindaco Esposito: “i carabinieri dopo avere assistito alla dazione del denaro avvenuta di fronte al centro commerciale “Le Aquile” di Sant’Anastasia, dove l’Amministratore e l’imprenditore si sono incontrati; hanno poi bloccato l’automobile del Sindaco mentre si stava allontanando e lo hanno trovato in possesso della busta contenente il denaro che è stato sequestrato”.
In carcere nella casa circondariale di Poggioreale dallo scorso sabato sera in attesa della convalida da parte del gip che solo poche ore fa, evidentemente non convinto da quanto dichiarato né dall’ex sindaco Esposito, né dal suo avvocato difensore, ha convalidato l’arresto in carcere per l’accusato di concussione. Non si esclude il ricorso al riesame da parte della difesa di Esposito.
Intanto in mattinata il sindaco Esposito si è dimesso. Alle 10,30 di stamane è stata protocollata la sua comunicazione all’Ente ed alla Prefettura. La normativa prevede che il primo cittadino ha venti giorni di tempo per ritornare indietro sulla propria decisione. Il caso contrario comporta lo scioglimento dell’amministrazione comunale e il commissariamento dell’Ente.
Dichiarazioni al vetriolo giungono da parte di Borrelli dei Verdi: “Il Primo cittadino arrestato dai Carabinieri mentre intascava una mazzetta da 15mila euro stamattina si è dimesso. A nostro parere – dichiara il membro dell’ esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – il suo gesto è stato solo un tentativo per ottenere gli arresti domiciliari e lasciare il carcere di Poggioreale che però non ha convinto il giudice. Questo personaggio politico di cui abbiamo sempre contrastato i comportamenti politici e amministrativi dovrebbe ritirarsi dalla vita pubblica per sempre.
Noi riteniamo che a Sant’ Anastasia bisognerebbe tornare a votare il prima possibile per restituire dignità e credibilità al comune. Con Esposito cade uno degli ultimi blocchi di potere dei Sindaci legati agli onorevoli Cesaro e Cosentino eletti negli anni d’ oro di governo della Provincia di Napoli e della Regione. Dalla Patriarca a Gragnano comune sciolto per infiltrazioni camorristiche fino a Castellammare e Cercola tutta la vecchia guardia del Pdl che tra il 2008 ed il 2012 ha avuto un potere assoluto in quasi tutti gli enti locali è stata travolta da scandali e inchieste giudiziarie.
Nel ’93 poi Esposito – conclude Borrelli – era già stato indagato per concussione in piena tangentopoli nell’ ambito di una inchiesta sulla sanità in merito ad alcuni appalti”.
In merito alle accuse di concussione del 1993, riferite dall’esponente dei Verdi, Borrelli, va precisato che Carmine Esposito venne in seguito prosciolto dalle accuse.
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