Poggiomarino. Escalation di presenza a Fornillo per il comizio elettorale di Leo Annunziata: applausi ed attacchi per Vastola “noi non denigriamo nessuno, tu solo te stesso e la politica fatta di promesse che non hai nemmeno mai mantenuto”. Esordisce cosi il candidato del Partito Democratico Leo Annunziata in uno dei comizi più attesi e importanti di tutta la campagna elettorale cittadina. Località Fornillo: un rione fatto di storie, di degrado, di abbandono ma soprattutto di rifiuti. E’ da qui che Annunziata parte condannando “chi non ha avuto il coraggio di ripresentarsi a chieder voti – incalza Annunziata – il caro Vastola che ci da del bamboccione, e mi fa solo sorridere. Si dovrebbe invece passare la mano per la coscienza e domandarsi perché non è voluto venire qui in questo rione a confrontarsi con voi. Perché sa che ha sbagliato: ha fatto promesse nelle precedenti campagne elettorali solo per voti, solo per accattivarsi la vostra sensibilità che però non è stata per nulla premiata. Basta vedere il degrado dei cumuli di rifiuti. E’ lui che non si è impegnato, non ha messo in campo nessuna opera denigratoria contro chi quei cumuli di munezza da li non li toglie e mi riferisco al sindaco di Terzigno, compagno di partito, che continua a evitare di prendersi le proprie responsabilità. Basta false promesse, basta con le bugie, basta con il perder tempo prezioso, bisogna partire da qui, fare un consiglio comunale qui in zona Fornillo, e concentrare la massima attenzione dei mass media su un territorio che continua ad essere mortificato e non lo merita”. Ci va giù pesante, e non esita a sottolineare ribattendo alle accuse di bamboccione più volte rimarcato da Vastola etichettando in particolar modo i giovani presenti nelle liste di Annunziata “se per lui essere giovani, laureati, professionisti e vincenti significa bamboccioni, allora siamo felici di essere bamboccioni”. I toni si alzano quando
Annunziata con semplicità conclude “avverto questa sera la voglia di riscatto, nel 2007 quando sono venuto in questo rione a parlare c’erano solo dodici persone, io questa sera ne conto cento, vuol dire che aldilà della stima che nutrite c’è la voglia di risorgere, di cambiare e di sviluppare un territorio troppe volte offeso. Io non faccio passerelle politiche e non ho bisogno di sfilare per le strade ed entrare nelle vostre case accompagnato da cinque persone o più. Io entrerò nelle vostre case da solo, non vengo ad offrirvi posti di lavoro, vi offro solo la mia professionalità , quel pizzico di esperienza e la voglia di vedere Poggiomarino finalmente trasparente negli atti amministrativi, nella gestione della macchina comunale, nella meritocrazia, basta falsità e falsi miti”. Sono gli applausi a premiare la verità delle sue parole che conquistano la folla. Insomma le ultime battute senza dubbio mettono in campo una task force elettorale che in questi ultimi sette giorni vedrà i candidati sforare “armi elettorali” a più non posso.
Giovanna Salvati
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