ROMA, 16 FEBBRAIO 2024. “La risposta del Governo alla nostra interrogazione sul Pnrr nasconde, come sempre, le responsabilità dell’Esecutivo e scarica sugli altri i suoi fallimenti. La nuova governance prevista per i fondi di coesione e sviluppo ha determinato uno stallo, di fatto, nell’erogazione di queste importantissime risorse destinate allo sviluppo economico delle Regioni che creano posti di lavoro e quindi ricchezza. Dopo oltre 18 mesi, sono solo dieci gli accordi di programma sottoscritti, con esclusione delle più grandi Regioni come la Campania. Dal fondo strutturale di perequazione vengono spostate delle risorse destinate al Sud: per esempio parte di quelle destinate alla realizzazione della metropolitana di Afragola verranno utilizzate per la metropolitana di Milano. Uno scippo sistematico”. A dichiararlo è Carmela Auriemma (M5S), componente della Commissione affari costituzionali della Camera, dopo l’interpellanza di oggi in Parlamento che ha coinvolto il Ministro per gli affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.
“Inoltre, dopo oltre un anno, possiamo dire senza dubbio che il Sud per questo Governo non è una priorità, anzi: è una cassa da cui attingere risorse che sono normalmente destinate alla eliminazione dei divari presenti nel nostro Paese. In un anno abbiamo visto la sottrazione sistematica di risorse: taglio di 3,5 miliardi dal fondo di perequazione infrastrutturale e definanziamento di 13 miliardi di progetti Pnrr, oltre la metà dei quali previsti per il Meridione. A tutto ciò si aggiunge il continuo definanziamento operato da questo Governo della sanità pubblica, con un criterio di ripartizione delle risorse che penalizza le Regioni più giovani come la Campania e la Calabria. E se a tale sottrazione di risorse si aggiunge l’incapacità di gestione di alcuni governatori, constatiamo che negli ultimi anni è aumentata la percentuale di migrazione sanitaria: cittadini del Sud che sono costretti a migrare al Nord per vedere riconosciute prestazioni sanitarie essenziali, la cui conseguenza è un finanziamento strisciante alla sanità privata del Nord. Ed è inaccettabile l’accusa di incapacità di spesa che il Governo muove alle regioni del Sud, perché è evidente che tale critica deve invece essere mossa all’Esecutivo con riguardo alla messa a terra dei progetti del Pnrr, considerato che nel 2023 è stato utilizzato solo il 7,4% delle risorse previste per quell’anno”. Si evidenzia in una nota dell’Onorevole Carmela Auriemma
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