“Pizzo”, 20mila euro nel cantiere edile, arrestato 33enne dei Veneruso

VOLLA. La piovra: un 30enne di Volla minaccia gli operai al lavoro in un cantiere edile e li costringe ad interrompere il lavoro per imporre il “pizzo”. Tangente di 20mila euro dovuta per poter proseguire i lavori senza “intoppi”. Arrestato Angelo Gargiulo, residente in via Ludovico Ariosto a Volla, e ritenuto un affiliato a clan camorristico dei “Veneruso”.

L’esponente dei Veneruso si era più volte recato all’interno di un cantiere edile di Volla, dove si stavano eseguendo lavori per il rifacimento della facciata di un immobile, e, rivolgendo minacce agli operai aveva imposto la cessazione delle attività lavorative del cantiere. Il tutto per costringere il titolare a consegnargli la cifra di 20mila euro. Il “pizzo” a lui dovuto doveva però essere versato in 4 tranche da 5mila euro l’una. Pena, appunto, il blocco di tutte attività del cantiere. Ma il ricatto della camorra è stato denunciato ai carabinieri della locale stazione, che hanno fatto partire le indagini investigative. Al termine dei controlli i militari dell’arma di Volla, coordinati dalla Dda (direzione distrettuale antimafia), di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip a carico di Angelo Gargiulo, 33 anni, di Volla, e, ritenuto affiliato al clan camorristico dei “Veneruso” operante per il controllo degli affari illeciti in particolare nei comuni di Volla e Casalnuovo di Napoli. L’arrestato al momento è stato portato nel centro penitenziario di Secondigliano.

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