OTTAVIANO. Una pista ciclabile lungo la vecchia tratta delle Ferrovie dello Stato al centro di una querelle mediatica che sta riguardando la Regione, il Comune di Ottaviano e quello di San Giuseppe.
L’ha cominciata il sindaco di Ottaviano dopo che è stata pubblicata la notizia per protocollo d’intesa firmato in Regione, dal Governatore Vincenzo De Luca e alcuni sindaci del Vesuviano. “Quando non ci sono le fritture, ci sono le piste ciclabili”, ha scritto Capasso sul suo profilo Facebook, facendo riferimento alle “fritture di pesce” chieste da De Luca (in un incontro con i sindaci a ridosso delle elezioni per il Referendum) per portare voti a Renzi, dichiarazioni che portarono adele un’inchiesta che è stata archiviata proprio in queste ore. “Il governatore De Luca per mantenere certi equilibri politici non esita a danneggiare i cittadini”, ha aggiunto il sindaco ottavianese, “Nel febbraio del 2016 il protocollo di intesa per la pista ciclabile lungo la tratta della ferrovia dismessa “Torre Annunziata – Cancello” fu firmato anche dai Comuni di Ottaviano, Somma Vesuviana, Nola, Marigliano, San Felice a Cancello. Ieri, invece, abbiamo dovuto prendere atto che il finanziamento riguarda solo una parte dell’area dell’ex ferrovia, in particolare quella più vicina al territorio di influenza di un consigliere regionale del Pd che, evidentemente, ci teneva tantissimo a farsi la pista ciclabile vicino casa. Con tutto il rispetto per gli altri colleghi sindaci, che hanno ottenuto un’opera importante, questo episodio dimostra una cosa sola: il presidente della Regione Vincenzo De Luca considera alcuni Comuni di serie A ed altri di serie B. E poco importa se, come riportano le cronache, il governatore se ne è uscito con una battuta dicendo che la pista ciclabile arriverà nel futuro fino a Nola tanto che i cittadini raggiungeranno il mare in bicicletta: è un’affermazione del tutto campata in aria, una specie di pezza a colori per nascondere una insopportabile discriminazione. Mi auguro che i consiglieri regionali di centrodestra chiedano chiarezza sulla questione, mettendosi accanto ai Comuni penalizzati”. Uno sfogo che però non è piaciuto ad uno dei firmatari del protocollo, Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe che proprio sotto al post scritto dal collega ha così replicato: “No Luca , amico mio, questa volta non sono d’accordo con te. Il Presidente De Luca, proprio all’atto della firma mi ha chiesto del secondo tratto. Ed i finanziamenti , così come confermato pubblicamente, saranno appostati. Scusami, però , rispetto all’importanza di un’opera che si realizza con 2 interventi e 2 step, in tempi diversi , non si reagisce come stai facendo tu. Centrodestra e centro sinistra?? Luca , io sono di centrodestra , come il Sindaco di Terzigno, il Sindaco di Torre era ed è di centro sinistra (e volle che San Giuseppe Vesuviano dovesse essere comune capofila , poiché aveva avuto l’idea di realizzare una pista pedo- ciclabile su tratto FFSS dismesso) il Presidente della Regione è di centro sinistra ma l’opera è stata voluta da tutti. Perdonami ma un Sindaco attento , quale tu sei, non parla ne’ di fritture ne’ fa appelli agli schieramenti. Si confronta, chiama i colleghi sindaci, propone e crea le condizioni per il completamento dell’opera. Tanto più che, ieri , pubblicamente, mi sono preoccupato anche del tratto Ottaviano Cancello. Ed il Presidente ha già preso impegno di completare il medesimo tratto.Tale opera, caro Luca, presuppone un impegno forte , sia sotto il profilo delle risorse umane che economiche. E tale opera non ha impedito al Presidente De Luca di appostare risorse importanti ( 9 milioni di Euro solo per il primo tratto SGV/ Torre) nonostante vi fosse un protocollo di intesa tra San Giuseppe Vesuviano e l’allora Presidente della Regione on. Caldoro. E non ha impedito, altresì , all’amico Enzo Aquino (PD) di sostenere Nello De Lorenzo e lo stesso Sindaco di Terzigno, suo avversario in consiglio comunale, nel volere la realizzazione di un sogno. Questa è un’opera fondamentale, che deve essere realizzata fino a Cancello e che obbliga i Sindaci ad utilizzare ogni energia per il raggiungimento del fine. E tu, amico mio, devi mettere da parte ogni avversità e diversità politica, pur di raggiungere il tuo scopo che è e resta il bene comune, che, nel caso di specie, è la realizzazione della pista ciclabile sul tuo territorio, che qualifica la tua città e che dona infinite possibilità di sviluppo alla stessa, in ogni forma , soprattutto ambientale. E quindi, non abbandonarti a battute culinarie quando per la tua città e per lo sviluppo del suo territorio vi sono interessi legittimi così forti da tutelare. Con la stima e con l’affetto di sempre”.
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