venerdì 22 Novembre 2024
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Pietre d’inciampo a S.Giorgio per ricordare le vittime del nazifascismo

SAN GIORGIO A CREMANO. Il valore della memoria, posate le prime 4 pietre d’inciampo dedicate alle vittime sangiorgesi della furia nazista.

Il valore della memoria. E’ iniziata oggi a San Giorgio a Cremano, la settimana dedicata al ricordo delle vittime del nazifascismo e delle leggi razziali, organizzata dall’I.C. Stanziale, diretto da Patrizia Ferrione.  Presso il plesso in via Cappiello, il Sindaco Giorgio Zinno, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Giordano, l’assessore alla Cultura Pietro De Martino, hanno preso parte alla posa delle prime pietre  d’inciampo dedicate a 4 vittime sangiorgesi, uccise dalla furia nazista: Mario Recanati e la famiglia Cappiello, composta da Francesco Cappiello, marinaio di 28 anni, la moglie di 22 e Maria Grazia, la figlioletta di appena 1 anno. Il primo, imprenditore ebreo che costruì un intero quartiere in città, fu perseguitato dalle reggi razziali. La famiglia Cappiello invece fu trucidata durante la terribile Strage di S.Anna di Strazzema nel 1944. Con loro anche le famiglie Tucci di Napoli e De Martino di Castellammare di Stabia. A Mario Recanati e a Francesco Cappiello la città ha già intitolato due strade. La posa delle prime “stolpersteine” nel cortile della scuola è stata materialmente compiuta dal Primo Cittadino insieme ai piccoli alunni della scuola dell’infanzia, alla presenza di tanti altri studenti, provenienti anche da altre scuole del territorio. Tutti uniti in un unico virtuale abbraccio per non dimenticare la brutalità e l’orrore di uno dei periodi peggiori della storia dell’umanità.  Presenti infatti anche i dirigenti scolastici Adele Pirone, dell’istituto Don Milani Dorso; Enzo De Rosa per la scuola Massaia; Marina Petrucci per l’istituto superiore Rocco Scotellaro, oltre ad una rappresentanza dell’istituto Don Milani di Napoli, diretto da Angela Viola.  Subito dopo la posa delle pietre, gli studenti si sono collegati in video conferenza con la senatrice a vita Liliana Segre, dal teatro Arcimboldi di Milano. La testimone di memoria ha raccontato la sua esperienza di deportata e sopravvissuta. Successivamente lo storico Giuseppe Improta, già vicesindaco di San Giorgio a Cremano, ha dato voce ad altre testimonianze napoletane e sangiorgesi di quell’orribile periodo. Con lui Roberto Modiano, rappresentate della comunità ebraica di Napoli.

 

“Nessuno deve dimenticare – ha detto il sindaco Giorgio Zinno. Queste pietre, che per la prima volta sono state apposte nella nostra città, non ricordano solo nostri concittadini che hanno perso la vita tentando di sfuggire alla follia umana,  ma rappresenteranno per sempre i valori della nostra comunità: il rispetto, la non violenza, la solidarietà e l’inclusione. Grazie alla dirigente scolastica Patrizia Ferrione, promotrice di questa iniziativa e a tutti gli altri dirigenti che si sono uniti per celebrare la memoria. Scuole e amministrazione saranno sempre unite su questa e su tutte le attività che mettono al centro la conoscenza e la nostra storia. Perchè con la cultura possiamo combattere la “damnatio memoriae” ed impedire che ciò che è accaduto possa ripetersi”.

Fino a lunedì prossimo saranno molte le iniziative ch si svolgeranno presso gli istituti scolastici di San Giorgio a Cremano, con iniziative, proiezioni e testimonianze. In particolare, proprio il 27 gennaio, “Giornata della Memoria”, presso il cinema Flaminio si sovlgerà la proiezione del film “Il viaggio di Funny”, con gli studenti delle scuole primarie e secondarie e alle ore 11.00 il sindaco Giorgio Zinno intitolerà l’area antistante il cinema con il nome “Piazzetta della Pace”, a seguire in Prefettura consegnerà una medaglia d’onore per il sacrificio patito a causa dell’internamento nei lager nazisti alla figlia di Aldo Alone, cittadino sangiorgese morto durante la deportazione nazista.

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