Somma Vesuviana. I bimbi erano così piccoli da non riuscire a raccontare a casa quello che accadeva all’asilo, ma il loro comportamento era cambiato e ai genitori non è passato inosservato. Da un semplice, atroce sospetto, sono partite le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana che hanno portato ad un processo cominciato oggi e che vede imputate due maestre. Due donne, una residente a Somma Vesuviana, l’altra a Scisciano e che all’epoca dei fatti insegnavano nella scuola dell’Infanzia del I° Circolo Didattico “Raffaele Arfè” di Somma Vesuviana. Le due imputate, a seguito della celebrazione dell’udienza preliminare, dovranno rispondere in concorso, innanzi al giudice monocratico della Sezione Penale del Tribunale di Nola Alessandra Zingales, dell’accusa di maltrattamenti contro familiari mossa loro dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Nola Serena Onte e, per una delle due, si aggiunge il reato di percosse. I fatti risalgono al 2019, e così come sostiene la pubblica accusa, “sono stati perpetrati in danno di bambini di tenera età che frequentavano la Raffaele Arfè e sono stati verificati mediante la predisposizione di sistemi di intercettazione ambientale tramite videosorveglianza”, ad opera dei militari dell’Arma che seguirono con cura e molta riservatezza quanto si verificava nell’asilo di via San Giovanni de Matha. Episodi che riguardavano, in particolare, due bimbi di tre anni, i soprusi e le botte furono riprese dalle telecamere installate dagli inquirenti, per le insegnanti scattarono anche delle misure cautelari, ma considerata la delicatezza della vicenda nulla finora era trapelato. Adesso però le donne sono alla sbarra. Alla prossima udienza, fissata per il 31 marzo, sarà predisposta la calendarizzazione del processo, al fine di consentirne la più celere e lineare celebrazione, proprio considerato la delicatezza della vicenda. I familiari dei bimbi risultati vittima degli abusi si sono costituiti parte civile e sono tutti rappresentati dall’avvocato Ciro Del Grosso del Foro di Salerno, mentre nel collegio difensivo delle imputate fanno parte gli avvocati Alfonso Di Palma, Luigi Spadafora e Concetta Ambrosio del Foro di Nola. Sarà il dibattimento, le prove raccolte, le testimonianze potranno fare piena luce su quanto accaduto all’interno delle aule scolastiche tre anni fa.
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