SOMMA VESUVIANA. Una storia che ha turbato i sommesi, ad un professionista era bastata una critica su Facebook per attirarsi l’ira di un ristoratore che lo aveva picchiato facendolo finire in ospedale. Ora il ristoratore che il professionista ha denunciato ai carabinieri, vuole raccontare la sua versione dei fatti.
Totalmente diversa da quella raccontata dalla vittima. “Le cose sono un po’ diverse da come ve le hanno riferite”, esordisce Carmine Notaro, uno dei proprietari del ristorante “Lo Smeraldo” che si è identificato come il protagonista, negativo, di questo articolo. “Io quel giorno ho fatto un sorpasso azzardato lo ammetto”, racconta, “e il signore della denuncia mi ha fatto un gestaccio con le mani. Così mi sono fermato per chiedere spiegazioni, una parola tira l’altra e ci siamo azzuffati. Non ho fatto alcun riferimento al post di Facebook. Certo poi me lo hanno fatto leggere e mi chiedo, a scrivere ‘chiediamo le dimissioni del ristorante Lo Smeraldo’ che si spera di ottenere? Se chiudiamo l’attività sanno che decine di persone finiscono in strada senza lavoro? Sanno quanti sacrifici ci sono dietro ad un locale come il nostro? Per anni abbiamo subito a causa degli insetti e della puzza che c’era a Rione Triste a causa di un allevamento di polli e ora si lamentano dei fuochi d’artificio. Posso assicurare tutti che i miei clienti sparano i fuchi prima della mezzanotte, facciamo di tutto per far rispettare questa regola”.
E la sera del 3 ottobre, i rumori alle 2,30 della notte? “E’ vero è successo”, aggiunge Notaro, “e di questo chiedo scusa a tutti i residenti. Il banchetto era finito e nel parcheggio gli ospiti hanno deciso di sparare senza avvisarci. Noi non vogliamo creare disagi a chi vive a Rione Trieste, anzi vi dico di più. Molti tagliano con l’auto da una parte all’altra del quartiere passando per la mia proprietà, non ho mai fermato nessuno perchè capisco che è un servizio utile alla collettività avere una strada alternativa. Come anche le giostrine che si trovano nel giardino del mio ristorante e le panchine, spesso al sera ci sono bimbi e anziani e né io né mio fratello ci siamo mai sognati di chiudere i cancelli. A volte offriamo loro anche il caffè, nessuno si preoccupa della zona lo facciamo noi”.
E tornando al professionista che ha denunciato Notaro ai carabinieri.
“Davvero non capisco il suo atteggiamento”, continua, “E’ un nostro cliente, in passato si era congratulato per i fuochi d’artificio. Diceva che spesso se li guardava dal suo terrazzo e si era dispiaciuto quando qualche sabato non avevamo ‘sparato’, perchè i suoi ospiti non avevano avuto lo spettacolo. ora mi accusa di averlo picchiato”.
Nei mesi scorsi si è creato nel quartiere un comitato di cittadini che hanno intenzione di far valere i propri diritti e spesso si erano lamentati proprio dei fuochi d’artificio sparati nel ristorante in questione. “Io chiedo a questo comitato”, conclude Notaro, “di venire qui al ristorante, possiamo pranzare o cenare insieme e parlare con calma di tutti i problemi, siamo dispoibili al dialogo e a risolvere insieme ogni problema. Ci conto, fatemi sapere soltanto quando e sarete miei ospiti”.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.