VOLLA. Due donne picchiate con la mazza da baseball per difendere il salario, arrestati i tre rapinatori. “O la borsa o la vita” e hanno difeso la borsa – contenente il sudato salario, circa mille euro appena riscosso – fino a farsi massacrare di botte a colpi di mazza da baseball.
Così sono state accolte due donne, operaie presso un’azienda agricola di Volla dove si occupano del confezionamento delle verdure, poco dopo la fine di un estenuante turno di lavoro l’altra sera.
Erano le 22 circa di ieri sera, quando lungo via Montanino poco distante dal luogo del lavoro le due vittime, di origine moldava, sono state avvicinate da un’auto con tre uomini. I tre di Sant’Anastasia, tutti spavaldamente a viso scoperto – arrestati di lì a poco dai carabinieri della locale stazione – hanno prima sbarrato la strada alle due donne, poi uno di loro, Ciro Raia, 23enne, è sceso dall’auto impugnando una mazza da baseball: “Dammi la borsa coi soldi” – il malvivente avrebbe usato inoltre anche termini poco gentili nei confronti delle donne – facendo capire che già conosceva cosa contenesse la borsa di una delle due. Ma la donna si è rifiutata, quei soldi erano il lavoro di un’intero mese. A quel punto il balordo armato della mazza non ha esitato un istante ad aggredirla colpendola subito alla testa. più volte. L’altra donna è accorsa in suo aiuto cercando di prendere alle spalle il malvivente. Urla di aiuto e di dolore hanno, infine, attratto l’attenzione di qualcuno che ha allertato il 112. Sul posto in poco tempo è giunta una pattuglia dei carabinieri della locale stazione che hanno bloccato e arrestato in flagranza l’aggressore con la mazza, Ciro Raia e i suoi due complici, i fratelli Salvatore e Gennaro Zerlenga, di 25 e 26 anni, tutti di Sant’Anastasia. I fratelli Zerlenga alla vista dell’auto dei militari dell’arma hanno cercato di scappare a bordo dell’auto ma sono stati raggiunti in pochi minuti dai carabinieri. La donna è stata poi soccorsa e medicata per le botte subite e giudicata guaribile in pochi giorni. I tre arrestati per tentata rapina si trovano in cella al carcere di Poggioreale.
di Patrizia Panico
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