Piazzolla di Nola. Omicidio Pizza: a finire nel registro degli indagati un 19enne. Si chiama Giuseppe Casillo, il primo e probabilmente l’unico indagato, che potrebbe in queste ore essere ritenuto colpevole dell’omicidio del 28enne Giuseppe Pizza, ucciso domenica scorsa, con tre pugnalate, di cui una fatale al cuore. Ieri mattina la notizia che vede cosi la Procura di Nola aprire un fascicolo sul giovane di San Giuseppe Vesuviano. Giuseppe Casillo, 19enne, incensurato finisce cosi nel registro degli indagati grazie a numerosi elementi emersi durante le indagini che da circa una settimana stanno cercando di dare un nome ed un volto, al killer. Dettagli importanti che evidenzierebbero la sua inequivocabile complicità nell’omicidio vedono cosi puntare i riflettori su Casillo, che in queste ore però continua a dichiararsi innocente. Se possa essere stato lui o meno la mano omicida, che con freddezza e crudeltà, abbia inferto le pugnalate a Pizza, lo si saprà solo nelle prossime ventiquattro ore dopo gli ultimi riscontri, che in queste ore gli uomini del Nucleo Operativo di Torre Annunziata, coordinati dal Capitano Luca Toti, stanno ulteriorizzando. Secondo quanto emerge dalle indagini Giuseppe Casillo era già stato ascoltato qualche giorno fa: il suo nome era finito insieme a quello di altri cinque giovani fermati ed ascoltati dopo ventiquattro ore dall’omicidio, come testimoni oculari, o addirittura complici nella vicenda. Cosi ieri mattina Casillo viene riascoltato e durante l’interrogatorio di però qualcosa non convince nuovamente gli investigatori. Il giovane in più momenti si contraddice in continuazione, ritratta tesi ed ipotesi, il suo movente è poco chiaro, balbetta, evita alcune domande, non risponde in modo chiaro e si dimostra in reale difficoltà a fornire un alibi insospettabile e convincente. Pochi minuti dopo il sopralluogo nella sua autovettura. Gli inquirenti passano al setaccio la sua autovettura, una Smart di colore bianco. Li i dettagli chiave che potranno ora incastrare il giovane: i militari durante il sopralluogo ritrovano numerose impronte sporche di sangue: sul sediolino passeggero, sui tappetini della macchina, sul cambio. Gocce di sangue che potrebbero appartenere al giovane Giuseppe Pizza. Inoltre all’esterno del veicolo, sul lato destro dell’abitacolo numerosi sono i segni di un tamponamento: che potrebbero risultare compatibili con quelle ritrovate sull’auto, una Mercedes Classe A, del giovane ucciso Giuseppe Pizza. Insomma il nome del killer, o presunto tale potrebbe essere quindi quello di Giuseppe Casillo. Il giovane, dopo gli esami del caso che saranno portati a termine in queste ore, potranno finalmente chiudere l’amara vicenda e dare un movente ad una storia assurda, morire per una lite da tamponamento, e vedere Casillo l’unico colpevole di un reato che gli porterà una pena dai 20 ai 30 anni di carcere.
Giovanna Salvati
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