venerdì 20 Settembre 2024
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Piano Casa e Zona Rossa. Ad Ottaviano un convegno mette in campo soluzioni e consigli utili

Ottaviano: Una tavola rotonda che ha soddisfatto i cittadini esaurendo contenuti, dubbi e soprattutto interrogativi di molti presenti, quella tenutasi ieri mattina presso il Liceo Ginnasio di Ottaviano al cui ordine del giorno il tema del Piano Casa. Ad aprire i lavori il primo cittadino Mario Iervolino che ha salutato i presenti evidenziando l’importanza dell’incontro su un tema di cui tanto si sente parlare ma dove poco si conosce. Ad intervenire e salutare i presenti è stato anche l’avvocato Enrico De Sena, Presidente del Consiglio degli Ordine degli Avvocati di Nola. A coordinare il dibattito l’organizzatore il difensore civico del comune di Ottaviano Antonio Palazzi “L’idea è nata proprio perché ricoprendo il ruolo di front office come difensore Civico mi è capitato spesso di confrontarmi con tanti cittadini che chiedevano chiarimenti, con chi credeva in un provvedimento ma che poi si è rilevato solo un avanzamento di proposte”. “Ormai diventa quasi difficile riuscire a delineare quello che possa rappresentare il Piano Casa nei nostri territori – continua l’avvocato Palazzi – non a caso definito un iter di ordine nazionali ora saranno le regioni e i rispettivi comuni a cercare delle soluzioni di adeguamento, il tutto tenendo conto di quelle che sono le realtà territoriali che troppo spesso non sposano a pieno quello che possono essere le normative vigenti” . Tanti i punti emersi durante l’incontro tra i quali quello del Dott. Carlo Buonauro, Consigliere del Tar Campania e il Prof. Avv. Tammaro Chiacchio, Docente di Diritto Urbanistico Universita del Sannio che hanno cercato di delineare quelle che potevano essere i contenuti principali del decreto. Il decreto legge governativo, concepito per la semplificazione delle procedure, previste nel Dpr 380/2001, Testo Unico dell’edilizia, sostituisce l’articolo 6, elencando tutti gli interventi di edilizia libera, cioè manutenzione ordinaria, rimozione delle barriere architettoniche e opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo, manutenzione straordinaria su parti non strutturali, movimenti di terra pertinenti all’attività agricola, opere temporanee da rimuovere entro 90 giorni, serre stagionali, pavimentazione e finitura degli spazi esterni, impianti per l’incremento dell’efficienza energetica ed elementi di arredo delle aree pertinenziali dell’edificio. Tante le provocazioni dai vincoli paesaggistici e i blocchi urbanistici, dalla questione dei sottotetti fino ad una finestra su quelli che sono i problemi giuridici vigenti. Tra gli interventi quello dell’assessore ai lavori pubblici Michele Bianco che ha sottolineato la necessità di creare una rete di confronto tra quelle che sono el esigenze del territorio e le norme nazionali.

Giovanna Salvati

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