NAPOLI. Semplice ma non banale, diretto ma umile, evoluto ma con una chiara ispirazione al jazz tradizionale, si presenta così Persistence, secondo lavoro di Giacinto Piracci edito da Skidoo Records, che verrà presentato il 13 maggio al Cellar Theory (vico Acitillo 57, 80127 Napoli).
Un titolo che trova ispirazione in una nota biografica del musicista stesso, “Ero a Siena Jazz molti anni fa e un compagno di corso aveva questa abitudine di chiedere ai musicisti affermati, internazionali o meno, quale fosse il segreto del loro successo – racconta Piracci – Gli artisti all’inizio erano un po’ sorpresi ma poi stavano al gioco. La risposta che mi colpì più di tutte, credo di Furio Di Castri, fu ‘la Persistenza’” Un credo, dunque, quello del chitarrista napoletano classe 1974, che nella musica riesce a far convivere due anime, quella più concreta e quella più poetica, un suono moderno che porta in vita questo dualismo attraverso una scrittura che seppur a tratti complessa, riesce ad arrivare alle corde emotive dell’ascoltatore. Dieci tracce che attraversano in chiave jazz generi diversi tra loro, in un patchwork di melodie e mood dalle più svariate sfumature di chiaroscuri.
Personnell:
Giacinto Piracci – Guitar
Mario Nappi – Piano
Francesco Galatro – Double Bass
Sergio Di Natale – Drums
BIOGRAFIA
Diplomato in Chitarra Classica e Musica Jazz al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, Giacinto Piracci ha l’opportunità di studiare con alcuni dei migliori jazzisti italiani e stranieri, e la capacità di calcare palcoscenici delle più importanti manifestazioni di musica Jazz in Italia, in cartellone con chitarristi di fama internazionale quali Bill Frisell, Steve Lukather, Larry Carlton e John Scofield, e ad altri festival, in seguito, come “Rumori nell’Isola” di Ventotene, Maratea Jazz etc. Con la Big Band Jazz di San Pietro a Maiella, partecipa, con arrangiamenti originali e ospiti vari (Sandro Deidda, Robert Bonisolo) a varie rassegne (Teatro S.Carlo di Napoli) e Festivals (Internazionale di Ravello, Nick LaRocca Jazz Festival, Leuciana Jazz). Chuck Findley, Don Moye, Andy Gravish, Emanuele Cisi, Fabrizio Bosso, Fabio Morgera, Luca Aquino, Roberto Ottaviano, Pietro Condorelli, Dario Deidda, Alfonso Deidda, Gerry Popolo, Daniele Scannapieco, Tommaso Scannapieco, Giampiero Virtuoso, Franco Coppola, Francesco Nastro, Marco Sannini, Giulio Martino, Leonardo De Lorenzo, Marco De Tilla, Sergio Di Natale, Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Marco Zurzolo, Antonio Onorato, Emiliano de Luca, Francesco D’Errico, Fausto Ferraiuolo, Carlo Lomanto, Simone Clarelli, Ermanno Baron, Marcello Giannini, Vincenzo Lamagna, Giuseppe D’Alessandro, Livio Lamonea, Monica Pujia sono alcuni dei musicisti con cui ha l’onore di suonare in ritmiche diverse. Partecipa anche a lavori teatrali e di musica contemporanea come il “Don Chisciotte” di P.Marrone con voce recitante di Mariano Sigillo, con Gino Rivieccio, e collabora con il Teatro “Il Pozzo e il Pendolo” in varie rassegne, (Brividi d’estate all’Orto Botanico di Napoli, Scene d’estate nel borgo di Galdo) improvvisando musica su testi di , Gabriel Garcia Marquez, Fred Uhlman, E.Hemingway, Richard Bach, Erri De Luca, Maurizio De Giovanni e altri.
Skidoo Records è un’etichetta discografica italiana indipendente che promuove il Jazz nel mondo. Nasce con l’obiettivo di sostenere la musica jazz senza sottostare ai compromessi del mainstream e di dare al tempo stesso la possibilità ai giovani talenti di esprimere il loro potenziale, favorendo anche l’incontro tra musicisti di provenienza diversa con il fine di mettere in comune esperienze e progetti nel segno del jazz.
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