Palermo. Per il sequestro di cocaina più grande d’Italia sono arrivate le condanne in primo grado per traffico internazionale di stupefacenti per oltre 72 anni e disposte multe da 100 mila euro e 80 mila euro.
Il Gip di Palermo Marco Gaeta ha inflitto sedici anni al capitano della nave Plutus, il russo Viktor Dyachenko, e a Vincenzo Catalano, comandante del peschereccio Ferdinando D’Aragona, di 35 anni di Bagnara Calabra. Condannati anche tre membri dell’equipaggio: Kamel Thamlaoui tunisino, 53 anni residente a Tricase (Lecce) che ha avuto 14 anni, mentre Elvis Lleshaj albanese e Samj Mejri tunisino, 48 anni, residente a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ne hanno avuti 12 . Inoltre sono state disposte multe da 100 mila euro per i due comandanti e 80 mila per i membri dell’equipaggio. Una volta scontata la pena per il capitano della Plutus e l’equipaggio il giudice ha disposto l’espulsione dall’Italia . Altri quindici imputati sono attualmente sotto processo – col rito ordinario – davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento.
L’operazione della guardia di finanza nel 2023
Per giorni i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo (diretti dal generale Domenico Napolitano) e della componente aeronavale del Corpo avevano monitorano i movimenti di una nave mercantile battente bandiera di Palau, giorni di attesa e indagine che hanno portato poi a luglio 2023 ad una svolta importantissima: il sequestro di oltre 5,3 tonnellate di cocaina che erano destinate a rifornire l’intero mercato nazionale, fruttando introiti per oltre 850 milioni di euro. Cifre da capogiro che avevano fatto diventare il sequestro il più ingente mai effettuato in Italia e tra i più rilevanti al mondo.
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