CERCOLA. Ha lasciato la guida della Tenenza 5 anni fa, ma il ricordo del suo lavoro nell’area vesuviana è ancora vivissimo. Anni impegnativi quelli del capitano dei carabinieri Vito Ingrosso che hanno portato a numerosi arresti e ora, anche quegli intensi anni di lavoro (7 per la precisione) portati a termine con costanza e coraggio in una delle zone più critiche della provincia di Napoli, sono valsi all’ufficiale pugliese un’importante onorificenza: Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Onorificenza che gli è stata conferita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del Consiglio dei Ministri per “essersi distinto, durante la sua carriera militare, per l’alto senso del dovere e per il suo impegno contro la criminalità e in favore della sicurezza negli incarichi ricoperti in Campania ed in Puglia”.
Ingrosso, 49 anni, è dal 2014 alla guida della Compagnia di Molfetta (dopo aver operato anche in Emilia Romagna e in alcune missioni all’estero) ha ricevuto il riconoscimento dal prefetto di Bari Marilisa Magno, nell’ambito di una cerimonia cui erano presenti, fra gli altri, il comandante della Legione Carabinieri Puglia, il generale di brigata Alfonso Manzo e il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini così come riporta il sito web di informazione MolfettaViva.it.
Prima di approdare in Puglia Ingrosso aveva effettuato già oltre 1.000 arresti (come ricordavamo in un articolo scritto proprio per il suo addio a Cercola nell’ottobre del 2013, ndr) con importanti operazioni che hanno riguardato non soltanto Cercola e Pollena Trocchia, ma estendendosi nell’ampia zona est di Napoli smantellando uno dei più feroci e potenti cartelli criminali del Vesuviano: il clan Sarno, e inoltre i clan Arlistico-Terracciano e quello dei Fusco-Ponticelli.
Operazioni che nel tempo lo hanno portato ad ottenere soprattutto l’apprezzamento e la stima della gente comune, molti gli imprenditori che si sono rivolti a lui per porre fine al “cappio” delle estorsioni e dell’usura, una fiducia e una stima che gli hanno portato ad ottenere, ad esempio, la cittadinanza onoraria di Cercola.
Ma anche in Puglia il suo lavoro non si è fermato: MolfettaViva.it ricorda “i 17 arresti del blitz “Halloween”), alla pari di Bitonto (dove sono stati fermati vari affiliati ai clan Conte e Cipriano), di Giovinazzo (dove è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera), di Terlizzi (dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco) e di Palo del Colle (dove è stato fermato un gruppo degli Strisciuglio)”.
Una carriera che ha portato al capitano Ingrosso, oltre agli elogi delle amministrazioni comunali vesuviani e della Procura napoletana, quella di Bari e di Trani, 7 encomi, di cui 3 solenni, una medaglia di Bronzo al merito di Lungo Comando per 10 anni, ad una Croce d’Argento per anzianità di servizio militare e a due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq ed in Kosovo.
L’essere diventato “Cavaliere” è solo il suggello ad un lavoro svolto sempre al massimo per il rispetto della legge e la tutela e la salvaguardia dei cittadini.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.