In relazione a quanto accaduto durante il dibattito in Consiglio Comunale nella seduta del 21 marzo, il Partito Democratico esprime la ferma condanna di ogni comportamento che possa indebolire la partecipazione e la tutela dei principi democratici dell’azione dei consiglieri comunali nella discussione sulla attività amministrativa. Il Pd, a maggior ragione, prende le distanze e condanna quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale, quando a minare la partecipazione è il Primo Cittadino, che con un atto di inaccettabile prevaricazione ha aggredito con un linguaggio offensivo un consigliere comunale di opposizione, reo di aver criticato alcune scelte amministrative della Giunta Comunale. Riteniamo quanto accaduto un episodio gravissimo, non giustificabile dalla dialettica (anche aspra) propria del confronto fra maggioranza ed opposizione: un episodio che va oltre lo scontro politico e colpisce il cuore stesso della democrazia nell’ambito della politica locale.
Questi atteggiamenti rappresentano un attacco alla libertà e all’impegno di coloro che, con responsabilità e dedizione, pure in campi avversi, si mettono al servizio della comunità; sono atteggiamenti che danneggiano senza differenze sia la parte governativa del consiglio che la controparte politica.
Il confronto politico può essere acceso, ma non può mai sfociare in atti di aggressione e intimidazione personale.
La democrazia si difende con il dialogo e il rispetto dovuto soprattutto a chi esprime una posizione diversa e non può avere mai a che fare con l’aggressione, neppure verbale, o con la sopraffazione.
Il PD continuerà a impegnarsi in tutte le sedi istituzionali per difendere i valori della democrazia, della legalità e del rispetto reciproco, a tutela dei diritti di tutti i soggetti politici e nell’interesse della nostra comunità.
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