S.Anastasia. “Un imprenditore prestato alla politica”. Si definisce così Pasquale Miniero, ex assessore “Dimissionario” (ci tiene a precisare, ndr) della giunta Pone ed oggi in lizza con la lista Forza Sant’Anastasia. Presidente di circolo di Forza Italia dal 1994, principale animatore delle iniziative politiche del partito, tanto che fu l’organizzatore della prima megafesta “Azzurra” in Italia che si svolse nell’area dell’ex Fag e alla quale presero parte molti “big” della politica campana. Oggi si candida “perchè Sant’Anastasia ha bisogno di una svolta, un imprenditore può ravvivare il commercio, le attività produttive. Bisogna smetterla con i politici politicanti e incidere nella vita sociale ed economica del paese”. La decisione di correre da soli, non è dettata da contrasti. “Non siamo contro nessuno, ma a favore della città”, aggiunge, “ovemai non dovessimo andare al ballottaggio decideremo per chi è disponibile a lavorare insieme, tenendo conto che io e il mio gruppo non vogliamo fare i politici di professione. Siamo gente che ha nel cuore e nella mente il bene della nostra comunità. Siamo partiti a fare la lista molto tempo prima che a Napoli decidessero a chi affidare il Pdl. Abbiamo fatto una scelta autonoma e lontana dagli obblighi di carattere politico”. Tra i progetti da realizzare la Viabilità. “Intesa sia come Piano traffico che come nuove arterie stradali”, chiarisce Miniero, “entrambi i settori sono disagiati. Bisogna poi rivitalizzare il commercio e fare in modo che le attività produttive restino aperte per far lavorare gli anastasiani a Sant’Anastasia”. Sicuro anche del perché gli elettori dovrebbero puntare su di lui: “Dovrebbero scegliere la serietà e la competenza, la capacità di operare e noi non cantiamo la canzone del ‘faremo, faremo’, noi abbiamo fatto. Abbiamo stanziato fondi per chi apriva attività produttive, abbiamo concesso oltre 200 licenze commerciali, quasi il 500% in più di quelle assegnate dalle giunte precedenti. Anche la mia lista è composta di persone perbene, che sono a contatto con il territorio e tanti giovani, che sono il futuro del paese”.
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