SANT’ANASTASIA. “Parroco è il regalo per gli sposi, mi anticipa 600 euro?”, finto zio denunciato. Si finge lo zio degli sposi di un matrimonio che si sarebbe celebrato in mattinata ma il parroco “mangia la foglia” e fa trovare i carabinieri che denunciano l’uomo per tentata truffa.
Tutto è partito da una telefonata. “Pronto parroco, vorrei consegnare il mio dono agli sposi, sono lo zio, subito dopo il ‘sì’: se lei potesse anticipare la somma al gioielliere”, la voce al telefono è di R. M., un 51enne di Ponticelli, che con molta premura cerca di convincere il parroco della chiesa di Santa Maria La Nova, don Antonio D’Ascoli, non solo di prendersi in consegna un orologio, presunto regalo di nozze, ma addirittura di anticiparne la consistente cifra di ben 600 euro. Così aveva chiesto al sacerdote di ricevere il regalo per fare la sorpresa allo sposo poi appena arrivato ‘ lo zio’ alla cerimonia, questi avrebbe risarcito con l’aggiunta di un’offerta per la Parrocchia.
Il 51enne truffatore aveva architettato tutto a puntino studiandosi ogni particolare: si era letto le pubblicazioni imparando nomi e proponendo anche aneddoti conosciuti della famiglia dell’‘affezionatissimo’ nipote. In effetti ieri, in tarda mattinata, il prete avrebbe davvero dovuto celebrare le nozze di una coppia (estranea alla truffa), cui il truffatore si era finto lo zio. E, dunque, con la cerimonia che di lì a poco si stava per officiare è scattata l’idea della truffa a R. M. E’ partita così, verso le 9 del mattino, la telefonata in sagrestia: il 51enne, fingendosi lo zio degli sposi ha chiesto a don Antonio una “grossa cortesia”, quella di prendersi in consegna un orologio di valore, il suo regalo di nozze, per poterlo offrire alla coppia subito dopo il fatidico ‘si’, all’uscita della chiesa. A quel punto il parroco avrebbe dovuto pagare, in anticipo, la cifra di 600 euro ad un gioielliere che sarebbe arrivato a breve per la consegna. Il finto zio, aveva inoltre, per avvalorare la sua esosa richiesta, aggiunto che gli era impossibile arrivare presto poiché ancora in viaggio e via di seguito con altre frottole che credeva avessero oramai convinto il prete. Il prete, appunto, conferma quanto gli è stato appena chiesto e si dice disposto a fare il favore.
La truffa sembrerebbe così riuscita se non fosse che, in realtà, il parroco ha solo finto di credere a tutte quelle parole proferite del ‘finto’ zio. Don Antonio, invece, ha chiamato immediatamente i carabinieri della locale stazione raccontandogli tutta la vicenda. Così all’arrivo del “pacco”, rivelatosi in effetti una vera ‘patacca’ del valore di pochi euro, il presunto gioielliere ha trovato sì il prete ma con i militari dell’arma che lo hanno smascherato. Il 51enne R.M., tra l’altro già noto alle forze dell’ordine proprio per questi reati di truffa, che si era finto prima zio degli sposi, poi il presunto gioielliere, è stato denunciato in stato di libertà per tentata truffa. Nel corso dell’intervento i militari dell’arma di Sant’Anastasia hanno riscontrato tentativi di truffa simili anche in altre parrocchie della zona.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.