POMIGLIANO D’ARCO – Riceviamo in redazione le dichiarazioni di Mario Volpe, poeta e scrittore pomiglianese, portavoce della campagna di sensibilizzazione AIDO e impegnato, da sempre, attraverso la sua poesia, nella diffusione di un messaggio d’amore per l’intera umanità.
Mario Volpe ha di recente aperto il concerto di Samuele Bersani, a Pomigliano D’Arco, recitando alcuni suoi componimenti tratti dal suo ultimo libro “I fiori dell’anima” e una lirica, dal titolo “Dammi una speranza”, dedicata all’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule e simbolo del forte messaggio che intende incidere nei cuori di coloro che lo ascoltano.
Di seguito le sue dichiarazioni in merito al dispiacere per non aver potuto portare il suo messaggio e la sua testimonianza diretta durante un altro importante concerto.
” Samuele Bersani in concerto. Quando la musica, la poesia e la solidarietà si incontrano – questo titolava ‘Il quotidiano del Molise’ (e altre testate giornalistiche on-line) non meno di un mese fa. Ed è proprio la solidarietà, grazie all’opportunità offerta dall’organizzazione di una grande e sensibile artista (Samuele Bersani – concerto di Settembre), che ha elevato la sua voce parlando della donazione degli organi attraverso l’arte poetica e la viva testimonianza di chi porta i segni di questi tragici eventi. Proprio in quell’ occasione, sostenuta dall’assessorato alla cultura della città di Pomigliano d’Arco che abbiamo voluto al nostro il nostro il presidente AIDO (Campania).
Oggi al concerto di un altro grande artista (Roberto Vecchioni) tenutosi nella città di Acerra, la palese insensibilità da parte dell’organizzazione dell’artista ha fatto si che la “poesia e la musica” non potessero incontrarsi rendendo impossibile la nascita di quegli stati emotivi, indispensabili, per veicolare un messaggio di sensibilizzazione così delicato come la donazione degli organi.
Malgrado, questa volta attraverso il nostro presidente, avessimo chiesto la possibilità di portare la diretta testimonianza anche nell’occasione del concerto di Vecchioni, il diniego è stato perentorio. L’unica offerta, da parte degli organizzatori (e mi auguro non dell’artista) è stata la lettura, tramite la voce del presidente Venditti, di uno scarno e sterile comunicato di appena due minuti (niente in al confronto dei dieci minuti concessi da Samuele Bersani) privato di tutti gli stati emotivi provenienti da reali testimonianze.
Questa sera è venuto meno il principio “del tifo per la vita” per il quale tutti i sostenitori AIDO si battono su diversi fronti.
Probabilmente, continuerò ad ascoltare i brani di Vecchioni ma ricordandomi sempre di quanta poca attenzione esiste da parte di alcuni personaggi alle problematiche e sofferenze della gente ” .
(Mario Volpe)
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