Palma Campania. “ I sindaci dei paesi limitrofi ci hanno venduto, io non mi fido di nessuno e la battaglia per evitare che la discarica si apra sul nostro territorio deve essere solo nostra e basta”. Un attacco duro quello del consigliere comunale di minoranza Aniello Lauri che durante l’assise pubblica ha commentato con toni duri l’ipotesi di apertura di un sito di raccolta rifiuti in località Novesche. “Sarò contro ogni decisione di manifestare con fiaccolate, cortei o manifestazioni pubbliche – ha continuato Lauri – perchè per noi è solo tempo perso. Ci siamo passati molto tempo prima con proteste per la discarica Pirucchi eppure la discarica è stata aperta, quindi ora non si tratta di protestare ma di fare interventi politici. Qui è la politica che deve entrare in campo e non mi aspetto nessun fallimento di questa amministrazione. Già ci hanno venduto i nostri colleghi sindaci dei comuni vicini, con i quali ci siamo più volti seduti ma che poi ci hanno venduti”.Se l’ipotesi di aprire una discarica, che si aggiungerebbe a quella di Tufino e Caivano, diventasse realtà, anche se tutt’ora è stato lo stesso Presidente della Provincia Luigi Cesaro a smentire, la cittadina palmese ricadrebbe nell’ennesimo scempio ambientale. Palma Campania è stata infatti una delle poche, se non l’unica del territorio, ad ospitare una tra le maggiori discariche di smaltimento rifiuti solidi urbani del napoletano che ha servito nel precedenti periodi di emergenza tra il 95 e il 96, rifiuti di ben cinquantadue comuni del circondario. Tuttora ripercorrendo la cronaca di quegli anni vengono censiti tre siti: due legali ed uno illegale. Piena fino all’orlo. Gestita da interessi poco puliti che vi hanno sversato anche rifiuti di cui non si è mai saputa la vera natura e la vera provenienza. Nata come discarica abusiva, poi sequestrata agli inizi degli anni ’90 la discarica in questione, la Pirucchi, e “convertita” in discarica autorizzata anche se il possesso dei requisiti di sicurezza, quali impermeabilizzazione del fondo, pompaggio del percolato e eliminazione del biogas è tuttora una incognita. Dopo esilaranti manifestazioni e fiaccolate nel 2002 ne fu ordinata la chiusura.
Giovanna Salvati
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