Protesta del blasonato team napoletano contro l’inerzia dei commissari prefettizi. Il presidente Piscopo: Società e strutture in regola, manca solo la firma di chi amministra.
La Luvo Barattoli Arzano costretta a iniziare la preparazione in vista del prossimo campionato nazionale di Serie B1 di pallavolo femminile allenandosi nella villa comunale cittadina.
Triste ripresa per le ragazze vincenti del volley arzanese, le numero uno dell’intera provincia napoletana. Palestre e palazzetti rigorosamente chiusi, commissari prefettizi impegnati chissà dove ed il presidente Raffaele Piscopo costretto a portare la squadra nell’unico spazio aperto. L’unico modo per denunciare a chiare lettere l’ennesimo disservizio che impedisce di praticare sport nelle strutture, non solo alla squadra di pallavolo ma soprattutto ai bambini e alle bambine arzanesi, impegnati ogni anno nelle diverse discipline. Anche a loro non resta che la villa o peggio ancora la strada.
Un’azione che si spera scuota le coscienze di chi attualmente sostituisce l’amministrazione comunale, come spiega lo stesso presidente dell’Arzano Volley Raffaele Piscopo: “Purtroppo ad oggi non abbiamo ancora ricevuto notizie per quanto riguarda le autorizzazioni ad accedere alle strutture sportive di Arzano. Sia nelle palestre scolastiche che nel palasport che restano ancora tristemente sbarrate. Siamo costretti ad allenarci in Villa, sperando che il tempo regga ancora per qualche giorno, perché spero che nelle prossime ore la triade di commissari si riunisca e ci dia le autorizzazioni necessarie per entrare. Alle strutture non manca nulla, l’anno scorso sono state tutte rese efficienti secondo le nuove normative. Così come tutte le società hanno assolto ai loro obblighi. Gli unici a mancare adesso sono i commissari che devono firmare le autorizzazioni”.
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