sabato 23 Novembre 2024
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luvo barattoli arzano, Pallavolo B1 F., Volleyro Casal de’Pazzi

Presentazione del volume di Vincenzo SEBASTIANO, L’articolazione regionale dell’architettura romanica in Costiera Amalfitana tra l’XI e il XII secolo. Il patrimonio storico-artistico di Scala. Scala, Aula Consiliare, 21 dicembre 2022, ore 17.

Interventi di Luigi MANSI, Sindaco di Scala, Antonio MILONE, Università Federico II di Napoli, Vincenzo SEBASTIANO, Autore dell’opera. Coordina Giovanni CAMELIA, Direttore del Comitato Scientifico del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.

Tra i centri interni dell’antico ducato, Scala è certamente uno dei più ricchi di storia ed arte, tra i più interessanti e validi per testimoniare la nascita e l’evoluzione dell’architettura romanica della costiera nei primi secoli del secondo millennio. Qui sono ancora presenti emergenze architettoniche e artistiche di notevole importanza che rimandano alla gloria e alla potenza delle famiglie patrizie del ducato che vi si stabilirono, in particolar modo, tra l’XI e il XIII secolo. In esse è evidente il rapporto tra l’architettura romanica locale e gli influssi e le mediazioni

arabo-bizantine presenti nell’area mediterranea soprattutto nell’XI e XII secolo. In questo periodo, infatti, anche in Campania si manifestò una marcata attitudine al sincretismo e alla fusione di espressioni artistiche differenti che portò alla realizzazione di capolavori di estremo interesse che mediavano elementi stilistici latini (l’impianto basilicale), normanni (i volumi possenti e slanciati verso l’alto), arabi e islamici (visibili nelle decorazioni a motivi geometrici astratti e nelle tarsie policrome) e bizantini (riconoscibili nelle volte estradossate e a cupola e nelle absidi sempre triplici).

Con quest’opera si presenta un’analisi storico-architettonica dell’intero patrimonio artistico locale medievale, riportando le descrizioni e i rilievi ma anche i ritrovamenti e le scoperte effettuate in vari anni di ricerca, al di sotto degli intonaci o tra i ruderi stessi delle strutture che conservano in parte ancora i segni di antiche decorazioni e tecniche locali, come le tarsie policrome in tufo, gli archi ogivali, le cupolette e le volte estradossate, le arcatelle cieche o incrociate. Un progetto di ricerca e di studio che rappresenta al tempo stesso uno strumento di conoscenza, mappatura, catalogazione e documentazione grafica e fotografica del patrimonio storico-artistico romanico locale e delle tracce che di esso ancora si conservano.

NOVITA’ EDITORIALI

Essad Bey: un genio in fuga da sé stesso, a cura di Michail TALALAY. Amalfi 2022, pp. 255, ill.

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John MORRISSEY, Amalfi moderna nel Medioevo, traduzione di Olimpia GARGANO. Amalfi 2022, pp. 247.

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Amalfi e la Sicilia. Uomini, commerci, culture. Atti del Convegno di Studi, Amalfi, 13-14 dicembre 2019. Amalfi 2022, pp. 700, ill.

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Dieter RICHTER, Con gusto. Il Grand Tour della cucina italiana, traduzione di Alida FLIRI PICCIONI. Amalfi 2022, pp. 151, ill.

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Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ricorda che è possibile destinare all’Associazione il cinque per mille dell’IRPEF senza alcun onere aggiuntivo e senza rinunciare alla scelta dell’otto per mille

Come fare?

Per destinare il cinque per mille al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, basta segnalare la scelta al commercialista o al CAF al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, apponendo la firma nella relativa casella (Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative etcc) indicando poi anche il codice fiscale del Centro di Cultura e Storia Amalfitana: 95001840651=

Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Supportico S. Andrea, n. 3 – 84011 Amalfi (SA)

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