giovedì 19 Settembre 2024
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Palazzo Attena demolito, aggrediti giornalisti

DA METROPOLIS DEL 22 MARZO

Marigliano. Poche ore di lavoro di una ruspa hanno cancellato quello che è stato definito un unico e prezioso esempio di architettura civile razionalista del periodo fascista: Palazzo Attena. L’edificio, che si trovava all’incrocio tra via Isonzo e corso Umberto I era attribuito al noto architetto del fascismo Marcello Piacentini e nello scorso dicembre era finito in un esposto presentato in Procura. La Soprintendenza aveva inviato una lettera al Comune dove chiedeva chiarimenti in merito ad un intervento di edilizia che prevedeva l’abbattimento dello storico edificio per fare spazio a 6 appartamenti. In particolare l’Ente sollecitava l’Amministrazione a revisionare il regolamento edilizio applicando vincoli più efficaci per bloccare le mire speculative ai danni degli edifici monumentali. “Abbiamo inviato diverse lettere a tutti i responsabili, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ma non ci fermeremo”, si leggeva allora nella lettera, “Palazzo Attena, pur non essendo soggetto a vincoli, non è certo da abbattere”. Ieri mattina, invece, è finito in macerie, un’azione che dopo quanto accaduto con Palazzo della Baronessa a Portici qualche giorno fa diventa ancora più grave. L’ennesimo edificio di interesse storico per il quale nemmeno l’interesse della Soprintendenza è servito. Ma ieri mattina davanti a quell’edificio che veniva distrutto, e con esso la storia e l’architettura che rappresentava, è successo anche di peggio. Due aggressioni avvenute in momenti separati, ma quasi identiche ai danni di un fotografo e di una giornalista, entrambi hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri. “Per fare una semplice fotografia che documentasse l’ennesima distruzione di un palazzo di un certo interesse storico è stato aggredito Maurizio Sena, fotografo”, fa sapere Saverio Lo Sapio, esponente dei verdi e responsabile dell’associazione cultura Oxigeno, “Maurizio, dopo aver riferito l’accaduto alla locale caserma dei carabinieri, è stato costretto a ricorrere alle cure mediche presso il vicino ospedale Civile di Nola. E’ grave che muore un altro pezzo della Storia della città, ma alla luce di quanto accade in questa città, ancora più grave è l’aria pesante ed inquietante che si respira. Ormai si è superato ogni limite della decenza. Si è abbassato gravemente il livello civile e democratico del paese, annullando persino la garanzia di sicurezza dei semplici cittadini. Attendiamo impazienti che le Istituzioni diano una risposta ferma e decisa a questa svolta violenta ed a questo decadimento della vita democratica di Marigliano”. L’altra aggressione ha riguardato una collega, Anita Capasso corrispondente del quotidiano “Il Mattino”. Anche lei stava facendo alcune foto all’abbattimento quando un tale dal cantiere ha gridato ad un operaio: “Acchiapp a chesta” ed l’uomo ha rincorso la Capasso che, nel frattempo, era riuscita a rifugiarsi nella sua auto, a quel punto è stata lei ad essere fotografata, eppure la collega era in compagnia della madre e della figlia che da poco ha compiuto un anno. Anche la giornalista ha sporto denuncia ai carabinieri. Tutto per fare il proprio lavoro: documentare l’addio ad un pezzo di storia della città.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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