domenica 22 Settembre 2024
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Ottaviano. Stallo nel Pd. Orlando “scarica” Iervolino

Ottaviano. Manovra sbagliata del Pd: ennesima falla nella flotta del sindaco Mario Iervolino. Nemmeno la scialuppa di salvataggio con un nome altisonante quale quello dell’onorevole Andrea Orlando, salva il primo cittadino dalle pubbliche accuse dei suoi tesserati in un iniziativa nata per discutere e confrontarsi sul tema “Ripartiamo insieme, ricostruiamo l’Italia” ma che inevitabilmente ha portato a galla ,per l’ennesima volta, la crisi dell’esecutivo cittadino. Uno stallo che stranamente viene continuamente smentito ma che non è tardato ad approdare alla prima  occasione pubblica di confronto. Eppure, se forse quella non  era la sede e il tema poco adatto, la libertà di pensiero e il coraggio messo in campo dagli organizzatori per far risorgere il paese, ha comunque sortito i suoi eccellenti risvolti. A partecipare al dibattito organizzato dai Giovani Democratici Grazia Tatarella, coordinatrice Pd dell’area vesuviana ed Andrea Orlando, commissario provinciale del partito. A introdurre magistralmente gli interventi Angela Pascale, dirigente provinciale  dei Giovani Democratici. “Il Partito Democratico si è dimenticato di aver creato un partito che nella sua forma,quella scritta sugli statuti e nella carta di cittadinanza,da sostanza al suo operato. Questo ci aspettiamo a parole e nei fatti,- incalza la giovanissima militante – questo mettiamo in campo per sostenere e portare avanti quelle che sono le esigenze primarie dell’Italia. In particolare quelle di noi giovani,un futuro che sia vita e non mera sopravvivenza”. A fargli eco è la coordinatrice del partito nell’area vesuviana Grazia Tatarella “la riorganizzazione territoriale dei partiti sottolinea l’importanza di un gruppo nuovo e sempre più coeso che sta crescendo e sta ripartendo ancora con più grinta e forza politica, con delle identita’ fatte di giovani che rappresentano una risorsa maggiore”. Ma in cosi tanto dialettica a rompere il ghiaccio è stato un componente del direttivo Gennaro Pascale, che dal canto della sua  esperienza trentennale, senza mezze misure, attacca “La città sta morendo, Ottaviano è già morta, ci sono opere incompiute delle quali non si sa nemmeno quali erano gli obiettivi di realizzazione , basta guardare via Cesare Augusto. E’ necessario – incalza Pascale – uscire da una stasi che dura da troppo tempo, è cambiato lo spirito e la differenza tra l’operato messo in campo dalla prima amministrazione Iervolino a questa è evidente e sfocia in una oggettiva insoddisfazione per questa amministrazione comunale che deve fare. Conosco le capacità del sindaco Mario Iervolino e lo invito pertanto ha portare questo paese dall’immobilità”. Insomma un appello contro il naufragio, al quale prova a rattoppare l’assessore Nello di Palma “è vero ci sono dei problemi intestini all’interno del Partito Democratico e nonostante vanno riconosciute le difficoltà di questa amministrazione, bisogna tuttavia anche riconoscere che il Partito Democratico non esiste, né a Napoli né nel resto della provincia. Prima di fare l’elenco di quello che non va bene, è opportuno tirare fuori idee e progetti e lavorare per ricostruire il partito”. “Ad essere morto non è Ottaviano ma un intero territorio, rimasto fuori dai grandi investimenti e con un’economica in ginocchio” cosi prova a ribattere il sindaco Iervolino che però segna l’ennesimo autogol della serata accattivandosi l’onorevole Andrea Orlando che conclude “non sono per nulla in accordo che un territorio muore perché rimasto fuori da eventuali investimenti, se pure fosse è perché non ci sono state espressioni politiche capaci di attirare a sé investimenti. Devo ammettere che stasera credevo che il mio intervento fosse finalizzato ad altro ma prendo atto delle difficoltà: due espressione di identità interne dello stesso partito possono anche scontrarsi e confrontarsi, ma non vi aspettate poi che il cittadino si focalizzi a cercare di capire chi ha ragione dei due perché non li voterà e basta”. Sara’ questo il preludio di un ammutinamento?

Giovanna Salvati

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