domenica 22 Settembre 2024
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Ottaviano. “Rimpasto o non votiamo il bilancio” L’ultimatum mette in crisi il sindaco Iervolino

“Rimpasto o non votiamo il bilancio” affondo duro quello della maggioranza del sindaco Mario Iervolino che ormai da giorni trema e fa tremare la poltrona del primo cittadino. Ebbene si , una paura “mangiar ella” dicevano gli antichi, quella che comunque sia fa parte del gioco. E cosi, la maggioranza prova a fare il punto di forza con il tricolore ottavianese, sbatte i pugni sul tavolo ma poi nella stanza dei bottoni sempre riesce a trovare il giusto accordo. Le cambiali politiche sono tante, e Iervolino lo sa bene. Ne ha cosi tante che inevitabilmente riesce a chiudere sempre lui il match. Ma procediamo con ordine. In queste ore, la minoranza degli “ex” come ha definito un octajanese si riunisce e cerca di ribattezzare le vecchie glorie sotto il nome di nuove alleanze “straordinarie”. Lo fa con un dessert salato ma dove qualcuno giustifica “almeno noi ci siediamo e ci confrontiamo”. Ma su cosa? Per cosa? Futuri programmi politici? Troppo presto gli scenari muteranno ancora per cercare di far quadrare già il cerchio. Ci sono i simboli, quello dell’Udc, del Pdl e del Pd e l’esercito di civiche, tutti senza generali. Lo zoccolo duro vede avvantaggiato l’Udc, seppur conteso tra chi vuole riprovare a risorgere, chi sta cercando di strutturare il partito e chi è li pronto per fregare entrambi con il triplo salto della quaglia. Poi c’è il caso Pdl: simbolo ambito, pronto a vedere ancora una volta il pellegrinaggio in attesa dell’assegnazione. Scena già vista e rivista. Ed infine il Pd che insorge e nell’implosione interna porta uno strascicco di “traditori” pronti al bacio di Giuda. Ebbene si. In queste ore la maggioranza si riunisce e vara il governo ombra. Quello che ha dettato al sindaco il suo ultimatum: rimpasto di giunta o non voteremo il bilancio. L’appello è chiaro. Ma se mentre vedeva l’unanimità di tutti i componenti della maggioranza ora l’ordine di scuderia è cambiato. Lo votiamo ma a patto che. Quale? Ovvio tra gara per le strisce blu, lavori di manutenzione scolastica, edilizia e rifiuti ognuno sembra non riuscire a mollare il tricolore. La volontà di mettere in campo un azione forte c’è, ma il prezzo per ognuno di loro è troppo alto. Ii numeri non ci sono, ma Iervolino li avrà. Flop? No, solo politica. Quella che cosi nel giro di 24 ore ha fatto solo il più grande bluff del mese: il bilancio sarà votato, troppe patate bollente e grane da risolvere per tutti, poi si rimpasta e poi “se rimagna”. Nel frattempo per i primi di giugno pronta la convocazione del consiglio comunale durante il quale una sedie di debiti fuori bilancio potranno chiarire anche certi scenari.

Giovanna Salvati

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