giovedì 19 Settembre 2024
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Ottaviano. Raccolta differenziata: anomalie nel capitolato. Gli agenti della polizia municipale passano al controllo dei veicoli e l’amministrazione finisce nella bufera.

Ottaviano. Continua a rimanere alta la tensione nella cittadina di pace dove lo strano caso della raccolta differenziata, venuto a galla dopo le proteste messe in campo dai lavoratori della Alfacomecol (ditta che gestisce il servizio) per i mancati pagamenti e i disservizi con i quali ogni giorno devono fare i conti. La protesta, scaturita dopo la decisione dei lavoratori N.u. di scioperare, ha visto il primo cittadino Mario Iervolino prendere senza dubbio una forte posizione, scavalcando infatti le richieste e le esigenze dei dipendenti e scenare una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Denuncia tralatro ripresa anche dagli stessi responsabili della ditta Alfacomecol che hanno agito allo stesso modo. Ma tra denunce e proteste quello che sembra essere sfuggito è quanto effettivamente dichiarato e gridato anche a gran voce dai lavoratori che esasperati continuano a sottolineare il vero aggravante dell’intera vicenda ovvero le forti incongruenze tra quello stabilito dalle loro condizioni di lavoro definite tralatro nel capitolato d’appalto del servizio e quello che invece sono costretti a mettere in campo. Sfogliando infatti il capitolato, all’art. 19 riguardante le attrezzature e materiale per l’espletamento del servizio prima si legge chiaramente con i rispettivi costi quanto effettivamente viene offerto: in primis mezzi non più vecchi di tre anni, otto vasche (camion),2 compattatori da 10mc,3 compattatori da tre assi,una spazzatrice da 5mc,un pianale ribassato, uno scarrabile con gru, 2 presse,una pala gommata per un costo annuo di 404mila euro. Ma oggettivamente la AlfaComecol invece ha messo a disposizione la metà di quello che invece ha proposto e di quello che ancora di più le viene pagato. Nello specifico 4 vasche (camion) nuove, 6 vasche (camion) vecchie, 2 del 1997, 2 del 2001 e 2 del 2006, 2 compattatori di piccola portata del 1995, 2 compattatori da tre assi ma vecchi, del 1988, 1995, un solo compattatore da tre assi, invece di 5 assi, del 2008, una spazzatrice da 2 mc (invece di 5mc) del 2000, nessun pianale ribassato, uno scarrabile senza gru del 1997, 2 presse del 2006, nessuna pala gommata. Insomma oggettivamente la Alfacomecol percepisce puntualmente, al contrario dei suoi dipendenti, la somma che ha pattuito (circa 260mila euro al mese)ma in quanto a servizi ne offre la metà matematica, riscontrabile a chiunque consultando l’intero capitolato. Perché? E soprattutto se offre la metà di quello che dovrebbe ma incassa comunque l’importo in totale, coprendo ampiamente i costi dei servizi, la restante parte del guadagno monetario per cosa viene speso, o ancora di più dove va finire e soprattutto nelle tasche di chi? Dubbi e ombre, che non sembrano per certi versi andare giù nemmeno ai cittadini che pagano puntualmente la tassa sui rifiuti, ma vedono le strade sporche e in più iniziano a sentir puzza di bruciato”. “Abbiamo effettuato l’ultimo controllo sui veicoli il 20 febbraio – spiega il comandante della Polizia Municipale il Ten. Acerra – perché avevamo raccolto le segnalazioni, ma abbiamo riscontrato in un semplice controllo che i veicoli sono assicurati. Nel dettaglio degli automezzi messi a disposizione, dello stato dei mezzi, non è di nostra competenza, prevede una perizia tecnica che deve essere predisposta e chiesta dal Comune”. Le anomalie sembrano esserci tutte, se siano vere o meno però spetta al Comune, e al Resp. del procedimento Del Giudice, ma anche all’Assessore Ciro Torrà (che tra le deleghe vanta quella relativa al controllo di bandi e gare) riscontrare la trasparenza o meno del servizio, e ancor di più con l’ausilio dei Carabinieri che dovranno appurare l’effettiva regolarità dello stesso servizio.

Giovanna Salvati

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