Ottaviano. Nominati ieri tra le fila dell’Udc e in meno di ventiquattro ore diffidati e silurati dagli unici rappresentanti ufficiali dell’Udc locale. Un epilogo a sorpresa per il giovane consigliere comunale il giorno dopo le sue dichiarazioni in pubblica assise dove comunicava il suo passaggio dal Pdl all’Udc, una comunicazione che ha fatto non poco incavolare i rappresentati dell’Udc locale che tempestivamente hanno cosi provveduto a chiedere spiegazioni agli alti vertici che con stupore hanno risposto “noi non ne sappiamo nulla”. Una bufala o un vero e proprio disguido politico burocratico? Quel che però ora risulta certo è che la notizia e soprattutto l’azione del consigliere Simonetti non sembra per nulla essere andata a genio a nessuno del direttivo tanto da firmare tempestivamente una diffida nei suoi confronti e ancora di più, prendere le distanze dallo stesso consigliere. “Siamo venuti a conoscenza di questo passaggio solo dopo il consiglio comunale e noi che siamo i vertici locali di riferimento non ne sapevamo nulla – spiega Giorgio Marigliano, udc locale – non sapevamo nulla di questo avvicinamento e relativo passaggio del sign. Simonetti al partito dell’Udc, e non riusciamo a capire perché non ha comunicato a noi, o quanto meno abbai chiesto a noi che siamo il punto di riferimento locale. Non è stato molto rispettoso nei nostri confronti – incalza Marigliano – la gerarchia istituzionale ci impone di rispettare una scala fatta di gradini e ruoli, e lui avendo ad Ottaviano, avrebbe potuto facilmente contattare noi”. Ma Simonetti sembra essere andato oltre e snobbando del tutto l’Udc locale ha chiesto delega altrove. “Siamo un gruppo aperto al dialogo e al confronto ma a quanto pare Simonetti non si è accorto che noi esistiamo, e come noi, nemmeno i vertici regionali sembrano invece sapere della sua esistenza”. Dopo infatti i relativi riscontri l’amara scoperta “E’ stato lo stesso commissario provinciale Ciro Alfano a cadere dalle nuvole quando abbiamo chiesto spiegazioni – incalza Giorgio Marigliano – figuriamoci, lui proprio che dovrebbe autorizzare e controfirmare ufficializzando il passaggio. E quello che poi è più assurdo è l’abuso del sign. Simonetti di non solo fare tutto da solo nel passaggio di partito ma che ora nomini anche il responsabile di coordinamento per il gruppo Giovani dell’Udc, Giuseppe Squillante, sia il colmo”. Rabbia e perplessità ma soprattutto incredulità per i componenti del direttivo che decido cosi di diffidare in una nota scritta il consigliere Simonetti “perché riteniamo inaccettabile che i referenti locali vengano scavalcati da scelte unilateralmente prese che comunque influiscono sull’azione politica del partito del territorio – si legge nel documento – dall’usare titoli non riconosciuti da questo Direttivo”. Stessa diffida per il giovane Giuseppe Squillante. Insomma un bagarre politica che senza dubbio non fa bene all’Udc, soprattutto se fratture di questo tipo incidono suggerendo la mancata compattezza di un gruppo che sembra ritornare si alla ribalta, ma dove le dichiarazioni di un componente del direttivo, nonché esponente politico dell’Udc, danno più che segno di una frattura prima di partire “se al sign.Simonetti piace il simbolo dell’Udc può anche metterne uno fuori casa”.
Giovanna Salvati
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