sabato 21 Settembre 2024
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Ottaviano. Nella “cappella sistina ottavianese” in scena l’armonia di talenti ed storia

Ottaviano. Troppo spesso, presi dalla routine quotidiana, dimentichiamo di fermarci e riflettere. Frequentare i templi religiosi diventa un obbligo solo nelle feste comandate. La solita passerella classica e da fare nei giorni di Natale, Pasqua o perchè no, nelle feste di paese. Per rincontrarsi o semplicemente per il punto del gossip cittadino, dimenticando invece che quei templi sono veri e propri simulacri di storia che meritano attenzione 365 giorni all’anno. Primo fra questi l’Oratorio della Confraternita Chiesa Santa Maria Visita Poveri”. Lunedi sera lo spettacolo era a dir poco suggestivo. Nel cuore dei vicoli dell’entroterra ottavianese in scena è l’arte musicale, quella artistica, scenografica e sopratutto quella di chi con passione e devozione ha deciso ancora una volta di “fare qualcosa” in un paese che ormai sta cosi bene tra le braccia di Morfeo che a svegliarsi non ci pensa proprio. “Stabat Mater”, luci soffuse, candele religiose lungo il percorso che conduce all’altare maggiore, un Gesù sofferente aspettare il giorno della morte e confidare nella resurrezione. Alle sue spalle la madre Addolorata, tutto intorno gli affreschi della cappella sistina made in Ottaviano. Le voci dei soprani e baritoni si incrociano a quelle della corale di San Michele. Tra il pubblico anziani, pochi giovani, e nessun amministratore. Un tour nella parte storica che dopo qualche scalino, risveglia in modo tenebroso ma affascinante la storia dei “nostri antenati che riposano dal 1662 al 1810”. Si legge sul bassorilievo. Due croci sulle lapidi monumentali, croci e due antiche reliquie. Applausi e tanti complimenti arrivano per i maestri, ma anche per chi ha organizzato tutto in occasione del 350esimo anniversario della nascita della Confraternita. Eppure qualche neo c’era: non voglio essere la solita guastafeste (consentitemelo) ma una ricorrenza cosi importante, come un patrimonio artistico immane, perchè non vede l’impegno amministrativo affinchè venga istituzionalizzata? La butto cosi, una licenza che sicuramente potrà essere condivisa o meno, ma che potrebbe finalmente dare lustro anche all’impegno dei tanti confraterni, della loro storia, del loro ordine che viene ricordato solo nella festa patronale San Michele, nella Croce Santa. Ho letto su un sito un bellissimo inciso dello storico ottavianese Carmine Cimmino dal titolo “Le occasioni perdute di un amministrazione che non fa nulla”che mi ha colpito particolarmente per quell’imbarazzante e quasi incredula schiettezza con la quale sottolinea la superficialità di un ente amministrativo nel cogliere occasioni di attrazione turistica per il paese. Bhè, concordo sulla disattenzione, ma chiedo: Ottaviano vanta circa 132 associazioni (almeno su carta) culturali, onlus volontariato, sportive, ambientaliste, per anziani, disabili, storiche e chi ne ha più di mette (ne ho riscontrata una molto curiosa nel suo statuto, ma questa è un’altra storia di cui vi parlerò) per non parlare dei nuclei parrocchiali. A supporto di ciò , ci è poi un esercito di brillanti insegnati in scuole pilastro dell’elitè ottavianese e non, circoli ricreativi e non, scrivani di libri e profeti in patria ma che preferiscono emigrare. E allora se “l’Amministrazione ha voluto essere eccezionale: non ha fatto nulla” il restante contempla le sacre effigi dei nostri governatori locali? L’evento di Lunedi sera a mio avviso ha dimostrato che da qualche parte in questa città c’è qualcuno che ha voglia di fare, senza chiedere in cambio passerelle o ritorni politico-economici, ma solo il beneficio di rilanciare la propria città. Che sia di buon auspicio e di sprono, ma che finalmente si pensi ad investimenti concreti che non necessitano di grandi progetti o grandi opere,o inutili promesse, ma solo di ricordarsi che la vera ricchezza e le reali soluzioni ad una alibi chiamata crisi, è nel paese tra opere invidiate in tutto il versante vesuviano. Non può Varese offrire ai turisti visite nel solo campanile di San Vittore e fare un indotto di migliaia di euro, mentre Ottaviano con il Castello Mediceo, le chiese e i sotterranei, il Parco Nazionale, le masserie, e chi ne ha più ne mette, grida alla perenne crisi. Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano, sopratutto quando non si fanno scoraggiare perchè ogni tentativo sbagliato scartato è un altro passo avanti. E come diceva Eleanor Roosevelt “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.”

Giovanna Salvati

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