Ottaviano. Incarichi conferiti in parola e in contratto: scoppia il caso al municipio per la polemica dello sconcio. La Corte dei Conti indaga e chiede più trasparenza. Porta il numero di protocollo 10766 del 22 aprile scorso la relazione relativa ad eventuali e presunti incarichi conferiti a dipendenti esterni per supportare servizi erogati dal comune di Ottaviano, ma secondo quanto emerge dagli atti, delle anomalie, potrebbero sollevare una grande bufera. Tutto parte da un esposto anonimo ed antecedente alla relazione di riferimento, presentata negli uffici comunali per chiedere chiarimenti su tre degli incarichi conferiti in tre diversi settori a figure esterne al comune. Gli incarichi risalirebbero alla precedente amministrazione, ovvero quella guidata tuttora dal primo cittadino Mario Iervolino. All’esposto inviato alla Corte dei Conti, sarebbe seguita la richiesta immediata del Direttore Generale di conoscere effettivamente quali fossero stati i ruoli delle tre persone che avrebbero collaborato e con quale titolo e con quale tipo di contratto e nomina collaborativa sarebbero entrati in servizio presso la casa municipale. Incarichi risalenti in alcuni casi al 2004 sino al 2007, e probabilmente, stando ad ulteriori documentazioni, procedimenti tuttora in atto per alcune figure che continuano ad operare presso alcuni settori. All’interno dell’esposto anonimo inviato alla Corte dei Conti, sarebbero state sollevate, in funzione, delle leggi sulla trasparenza e del rispetto dei contribuenti che forniscono alle casse comunali soldi per la collettività, chiarimenti relativi a suddetti incarichi conferiti. Punti sollevati che sono cosi bastati a puntare i riflettori sulla vicenda, e cosi ecco che agli amministratori, e nello specifico ai responsabili del personale, è stata chiesta una relazione dettagliata da parte della stessa Corte dei Conti, che avrebbe individuato qualche ombra su eventuali compensi forniti alle figure assunte, con contratti di 12 mesi in 12 mesi. Quello che però viene evidenziato nella stessa relazione stilata dal responsabile del settore della Ragioneria, è una conformità che segnala l’assenza di alcuni atti a supporto di quanto dichiarato come nel punto in cui si parla proprio dell’affidamento dell’incarico “si affida al nominativo in parola l’incarico – si legge tra le riga della relazione – di consulenza esterna ad alto contenuto di professionalità in qualità di esperto, per la durata massima di 12 mesi(intero anno 2005) a fronte di un trattamento omnicomprensivo di euro 1,500,00 mensili, prevedendo la successiva firma di apposita convenzione disciplinare il rapporto – conclude la nota – convenzione non presente al fascicolo”. Quello che però si sottolinea dalla nota, che mentre nel primo caso, la consulente individuata nel 2004 aveva conferito l’incarico con apposito avviso pubblico, di seguito poi rinnovato nelle forme di cui ora, fino al 2007, la Corte dei Conti cercherà di porre chiarezza in merito. Negli altri incarichi invece, si legge chiaramente che mentre un incarico fa riferimento ad eventuali cambi e riorganizzazioni di settore per”volontà dell’amministrazione”, nell’altro caso la stessa relazione del Responsabile di Settore sottolinea che “mai nulla è stato comunicato a detto ufficio circa le procedure di incarico personale in parola e composto degli atti che sono stati recuperati grazie al medesimo nominativo in parola”. Insomma una pioggia di incarichi che solleva la questione della trasparenza, e su cui ora la Corte dei Conti indaga, per fare chiarezza. Nel frattempo quello che emerge è ancora una volta la mancanza di evidenza pubblica che potrebbe cosi dare possibilità uguali a tutti coloro,che, credono in un palazzo municipale equilibrato e di vetro.
Giovanna Salvati
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