Ottaviano.Riportiamo di seguito quanto inviatoci dall’ente Legambiente nella persona di Umberto Massimiliano Saetta.
La sottoscritta ribadisce che per dovere di cronaca le notizie di seguito riportate sono solo ed esclusivamente di responsabilità del mittente. Pertanto si sottolinea la propria estraneità a quanto avvenuto. Quanto premesso da cittadina, ricordo invece a qualcuno che anche io vivo ad Ottaviano e l’unico mio obiettivo è solo ed esclusivamente quello di raccontare i fatti, non deformo, non personalizzo, non giudico, non ho doppi scopi e nè scheletri nell’armadio. Forse proprio per questo non evito confronti, non mando piccioni viaggiatori e quando ho da dire qualcosa lo dico de visu e alle persone direttamente senza nessun timore. Scrivo perchè sono libera di farlo dal giorno che ho sposato questa professione,con i pro ed i contro che ne derivano,senza mai mancare di rispetto a nessuno, non chiedo il permesso, ma spesso, come in questi casi, mi rendo conto, che la mia “missione” di raccontare la verità, viene denigrata, offesa o usata come alibi, ferendo il perbenismo di chi mette la passione gratuita ed incondizionata nel rilancio e nello sviluppo economico e culturale di una città che ha tanto da offrire e della quale io in primis da cittadina credo profondamentente.
Tanto dovuto continuo a fare il mio mestiere, consapevole che questo possa non esser condiviso da tutti ma dove d’obbligo è il rispetto della persona.
” Alla luce di quanto è successo in questi giorni, come cittadino ottavianese mi sono posto delle domande, avendo protocollato una richiesta fatta da una associazione, per esercitare il rispetto di un diritto.
Domanda: E’ possibile organizzare una gara automobilistica all’interno di un’aria come il Parco Nazionale del Vesuvio?
Qualunque cittadino che vive a ridosso del parco, direbbe di no, adducendo al fatto che sicuramente ci saranno delle restrizioni essendo quella una area protetta. Ma se chiedi al parco o al comune di sicuro ti risponderanno in merito, ovvero con un bel sì, è pertinente alle normative vigenti, oppure con un no, le normative espressamente non lo prevedono.
Chi chiede non fa errore. Ma:
LA REGOLAMENTAZIONE DEL PARCO, CHE SOVRINTENDE QUELLA DEL COMUNE NON CONSENTE LA REALIZZAZIONE DI GARE AUTOMOBILISTICHE ALL’INTERNO, DI UNA PARTE, DEL SUO TERRITORIO.
Seconda domanda: E’ possibile organizzare una gara automobilistica all’interno del territorio comunale, fuori dai confini del parco? Sicuramente sì, certamente l’amministrazione comunale supporterà la manifestazione con tutti gli atti di responsabilità ed autorizzazioni del caso, nel rispetto delle normative vigenti.
Quindi se voglio realizzare una corsa automobilistica, posso realizzarla nel comune fino al limite dell’area protetta. Chi mi deve autorizzare per realizzare questa attività sportiva? La logica prevede innanzitutto l’autorizzazione da parte degli amministratori del comune dove viene realizzata la corsa. A seguire l’autorizzazione della Prefettura e degli organi di polizia che hanno giurisdizione su quel territorio.
Ma se il comune non produce autorizzazioni, non esprime il suo parere favorevole è possibile realizzare una gara automobilistica? Di certo NO, chi è il folle che si assume le responsabilità civili e penali innanzi ad eventuali problemi derivanti dalla gara!!!!!
Se, come in questo caso, il comune non autorizza è perché c’è un’associazione di cittadini ambientalisti che si oppone alla gara? Ma quanto potere nelle mani di un’associazione!!! Come associazione, di cittadini, ambientalisti, abbiamo chiesto solo il rispetto della legge. NON siamo contro la gara automobilistica, noi siamo a favore della legalità. Siamo a favore delle manifestazioni tenute nei confini della legalità. Dovendo scegliere tra una manifestazione ed il rispetto della legge, siamo per la legalità. Non abbiamo chiesto di non fare la gara, ma abbiamo preteso di rispettare i limiti del Parco Vesuvio. Abbiamo esercitato un diritto.
E’ fin troppo semplice scaricare la mancanza di assunzione di responsabilità da parte degli enti preposti, comune e parco, versandola addosso ad una associazione che chiede solo il rispetto di una norma giuridica. Paradossalmente chiediamo agli enti il rispetto della legge, chiediamo la legalità a coloro che la rappresentano. Altrettanto paradossalmente chi doveva tutelare un diritto, ovvero quello di garantire la realizzazione di un evento speciale come una corsa automobilistica, ricorre a sotterfugi ed omissioni lasciando l’organizzazione della gara in balia degli eventi. Paradossalmente abbiamo tutelato anche gli organizzatori della gara, evitando loro un brutto lunedì, pieno di spiegazioni sul come si organizza una gara senza autorizzazioni!!!!!!
Se gli enti vogliono autorizzare una gara automobilistica, come qualsiasi altra manifestazione, noi come ogni altra associazione libera, abbiamo l’obbligo di chiedere il rispetto della legalità, laddove l’assunzione delle responsabilità andasse oltre le norme, noi come cittadini non possiamo far altro che prenderne atto ed agire di conseguenza segnalando all’ordine costituito, quelle che possano essere difformità o manchevolezze, in nome di una cittadinanza attiva e responsabile.
Allora in un parco non si può far nulla? Ma, perché non derogare, magari all’attività venatoria, all’uccellagione, al coltivo delle cave, all’uso delle moto per i sentieri del parco, al taglio degli alberi, agli incendi controllati, alle corse automobilistiche, laddove serva a chicchessia si deroghi.
Cosa insegniamo ai nostri figli che ci sono le norme, le regole da rispettare salvo deroghe ad personam?
No grazie.
Umberto Massimiliano Saetta”
Giovanna Salvati
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