Ottaviano. I giovani in prima linea, con loro i politici locali e soprattutto quelli del panorama nazionale che ancora una volta hanno voluto affrontare insieme, in un dibattito pubblico e fatto di confronto attivo, le problematiche ma soprattutto i temi caldi del momento, attraverso la condivisione del Programma fondamentale del Pd per la giustizia che si chiama Costituzione repubblicana, ovvero il documento approvato nel corso dell’ultima assemblea nazionale del Pd, tenutasi a Roma il 20 e 21 maggio. E cosi al salone Regina Margherita c’erano davvero tutti dal Parlamentare per la Commissione Giustizia Salvatore Piccolo al Presidente dell’Ordine degli Avvocati del foro di Nola, Maria Masi, fino ai rappresentanti locali del Pd come Gino Cimmino, il coordinatore di circolo locale Ignazio Franzese, e immancabile il primo cittadino Mario Iervolino. Ed è stato proprio a quest’ultimo che sono toccati gli onori di casa, lui sindaco del Partito Democratico, figura imponente del panorama locale, le cui parole hanno risuonato come Bibbia “Sono felice di vedere e soprattutto toccare con mano l’attivismo di questi ragazzi, ma soprattutto voglio sottolineare l’importanza di rivedere la nostra idea di giustizia – ha spiegato il tricolore Iervolino – che sempre più spesso si allontana purtroppo da quelli che sono i principi insindacabili ed inviolabili della nostra Carta Costituzionale che va rispettata indipendentemente da quelli che sono i colori politici che ci governato e che viceversa il governo Berlusconi sembra aver dimenticato”. Parole sante sulla Costituzione che vanno oltre e che verranno riprese in più battute dallo stesso Ignazio Franzese che ha cosi ceduto il testimone ai presenti. A Gino Cimmino, vice coordinatore del Pd invece l’appello all’unità e al rinnovo in una terra simbolo “queste opportunità di confronto servono a prospettare un futuro più attivo e costruttivo, con idee concrete, soprattutto in terre come quelle di Ottaviano, dove diciamolo, la criminalità ha purtroppo non regalato una bella immagine, ma dove questi episodi diventano il riscatto e un punto di forza per migliorare e crescere, e qui la giustizia deve essere lo slogan principale”. Più critico verso le attuali riforme ed indice puntato invece nei confronti del governo Berlusconi è stato il deputato Salvatore Piccolo, nonché componente della Commissione Giustizia alla Camera “c’è bisogno di una svolta, una svolta incisiva, bisogna essere preparati e il Pd sembra rappresentare l’unica alternativa vera e compatta a questa maggioranza che ci governa. La giustizia, come gli altri temi caldi, ambiente (vedi discarica), lavoro, scuola e sanità devono offrirci sempre più una convinzione a riforme più incisive, la giustizia non è solo riforme su intercettazioni ma sicurezza e legalità”. “Il mondo dell’avvocatura è lento perché mancano strutture adeguate per l’attuazione di un processo, si è lenti nella richiesta di una copia di una sentenza, cancellieri e personale sempre meno efficiente perché sempre in minor numero, risorse umane e uffici sempre meno funzionali e chi ne risente sono solo i cittadini”. E cosi “Il programma fondamentale del Pd per la giustizia si chiama Costituzione repubblicana”, uno dei sei documenti intorno alle sei mozioni, sul quale i vari circoli territoriali del partito di Bersani sono chiamati in queste ore a confrontarsi e a discutere ha lasciato ad Ottaviano un doppio segnale: una veste di pessimismo sulla quale la giustizia sembra non aver alcun spiraglio di luce se si continua nell’operare con lo scaricabarile, viceversa la volontà e l’entusiasmo di un gruppo di giovani che con fiducia e creatività si apre al panorama politico, ridonando una visione di una politica viva e vera, dove solo gli occhi di una giovanissima rappresentante provinciale dei giovani Pd, Angela Pascale, riporta a sperare “siamo tutti responsabili del nostro futuro”.
Giovanna Salvati
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