POLLENA TROCCHIA – Il presidio ospedaliero dell’area vesuviana e le sue condizioni igieniche al centro della missiva che l’associazione dei consumatori “Codici” ha inviato all’Azienda sanitaria locale.
Una nota è stato poi spedita al sindaco di Pollena, per esortare il primo cittadino Maione a fare tutto quanto in suo potere per ottenere dall’azienda sanitaria locale la disponibilità di interventi mirati sul nosocomio. Ma Codici Campania si dice pronta ad andare oltre e procedere per vie legali qualora fosse necessario a ridare prestigio al presidio ospedaliero più importante dell’area vesuviana.
Dopo aver raccolto una serie di lamentele da parte degli utenti, l’Associazione per i diritti del consumatore ha deciso di levare un grido, così come già lo scorso marzo aveva fatto in merito alla decisione dell’Asl Na4 di ridurre le spese destinate per l’igiene nelle strutture sanitarie di Santa Maria la Pietà di Nola, il Biagio Lauro di Palma Campania e l’Apicella di Pollena Trocchia.
«È una totale vergogna, noi l’avevamo già anticipato – tuona Giuseppe Ambrosio segretario regionale di Codici Campania – la decisione di tagliare le spese per rientrare nel tetto dei bilanci sanitari ha prodotto un’inevitabile emergenza sanitaria. Ma mentre i vertici decidono e promettono, i maggiori penalizzati sono sempre i malati».
Numerosi i cittadini che si sono rivolti allo sportello per denunciare il totale degrado e abbandono in cui versa l’ospedale Apicella di Pollena Trocchia, presidio sanitario che copre l’intera area vesuviana.
Sporcizia e abbandono fanno da cornice all’ospedale, ed il poco personale a disposizione cerca di svolgere la professione nel migliore dei modi.
«È scandaloso che un presidio sanitario così importante e indispensabile per i cittadini dell’hinterland vesuviano, come l’Apicella, debba operare in una sede così fatiscente – continua Ambrosio – di conseguenza il personale specializzato in tale contesto non può svolgere appieno le proprie funzioni con rischi sempre maggiori per il malato. La struttura è vittima da anni da continui rimandi sul piano di riadeguamento e
completamento del nosocomio. I fondi stanziati negli anni novanta sono continuamente rimandanti nonostante siano definiti indispensabili.
Non ultime le promesse dei politici che ogni volta assicurano interventi sulla struttura per calmare gli animi ormai stanchi del personale e dei malati. Così come le rassicurazioni non lontane dell’Assessore regionale Montemarano, dopo una visita alla struttura, in cui prometteva che la Regione non avrebbe mai abbandonato l’Ospedale Apicella. L’attesa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Anna Paola Bove
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