CITTA’ METROPOLITANA. Il sindaco De Magistris vara l’Organismo di garanzia e di contrasto al fenomeno della corruzione.
Sono Luigi Giampaolino, già Presidente della Corte dei Conti, Carlo Alemi, già presidente del Tribunale di Napoli e Omero Ambrogi, già presidente della III Corte d’Assise d’Appello di Napoli i nomi scelti dal sindaco metropolitano di Napoli, Luigi de Magistris, per far parte dell’organismo di garanzia e di contrasto al fenomeno della corruzione presentato questa mattina nella sala Borsellino di Palazzo Matteotti, dallo stesso de Magistris, nel corso di un incontro con la stampa.
All’organismo è stato affidato il compito di supportare sul piano tecnico il segretario generale dell’Ente di piazza Matteotti, Antonio Meola, responsabile anticorruzione e trasparenza, e gli organi politici di indirizzo e controllo, nella individuazione delle strategie anticorruzione e nella revisione dei regolamenti dell’ente. I tre magistrati sono stati scelti nell’ambito del mondo accademico, delle magistrature ordinarie e superiori, delle carriere degli alti funzionari dello Stato e degli enti locali e opereranno a titolo meramente onorifico. “Ho voluto scegliere personalità istituzionali con una storia di altissimo profilo tecnico, professionale, scientifico ed umano per rafforzare il contrasto al rischio di infiltrazioni di fenomeni corruttivi e di criminalità comune e organizzata all’interno della città metropolitana” – ha affermato Luigi de Magistris presentando alla stampa l’organismo tecnico.
“Si tratta di persone – ha aggiunto il sindaco metropolitano – che hanno avuto un’esperienza non solo sui temi della città di Napoli ma anche sulla città metropolitana. La vera sfida che ci poniamo con questo organismo – ha sottolineato de Magistris – è di costruire barriere preventive, percorsi giuridici affidabili, chiari, conoscibili, capaci di far capire a tutti i cittadini come funziona la città metropolitana. Quali sono le opportunità, quali sono i rischi, un organismo di altissimo livello che lavori sulla trasparenza dell’Ente”.
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