giovedì 13 Marzo 2025
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Omicidio Cerciello Rega, nuovo appello per Hjorth per ridurre la pena

Somma Vesuviana. Un terzo processo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma è stato disposto dai giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione per Gabriel Natale Hjorth, il cittadino americano accusato di concorso anomalo nell’omicidio, con 11 coltellate, del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Il militare di Somma Vesuviana fu ucciso nel luglio del 2019, mentre, con un commilitone, era impegnato in un’operazione di servizio.

I giudici della quinta sezione hanno accolto l’istanza dei difensori disponendo un nuovo appello limitatamente al trattamento sanzionatorio. I magistrati di Piazzale Clodio, in sostanza, saranno chiamati a valutare al ribasso l’accusa di concorso anomalo in omicidio: la pena potrebbe scendere di anni fanno sapere dalla difesa.

Hjorth nel secondo processo di appello era stato condannato (in abbreviato) a 11 anni e 4 mesi. Il giovane si trova da tempo ai domiciliari, nella villetta della nonna a Fregene. Per lui i Supremi giudici hanno sancito la penale responsabilità.

La Cassazione ha, inoltre, accolto il ricorso delle parti civili annullando la sentenza di appello bis agli effetti civili, cioè del risarcimento, nei confronti di entrambi gli imputati e ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale che chiedeva di riconoscere per Hjorth l’aggravante di essere consapevole di trovarsi al cospetto di appartenenti alle forze dell’ordine quella tragica notte e il pieno concorso nell’azione omicidiaria.

Al vaglio dei Supremi giudici si era arrivati dopo il ricorso presentato anche dalla Procura generale dopo che nel secondo processo di appello non erano state riconosciute le aggravanti per Hjorth che già da mesi si trova nel regime degli arresti domiciliari in una villetta della nonna a Fregene, sul litorale romano.

Nell’impugnazione il pg faceva riferimento proprio al ruolo avuto da Natale in quella tragica notte di sei anni fa. Il pg, in relazione alla “contraddittorietà della motivazione e manifesta illogicità” della sentenza di luglio scorso scrive che “Natale nulla ha fatto perché Elder non portasse il coltello” poi utilizzato per uccidere il militare dell’Arma.

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