San Giuseppe Vesuviana. Un’officina inquinante per l’ambiente, un’altra piena di rifiuti pericolosi e infine due uomini sopresi a tagliare alberi di alto fusto in pieno Parco nazionale del Vesuvio. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri forestali della Stazione Parco di Ottaviano nei territori di San Giuseppe Vesuviano e Somma Vesuviana nel corso di alcuni controlli del territorio effettuati nei giorni scorsi.
Nel primo sopralluogo i militari hanno scoperto una carrozzeria dove era in funzione un forno per la verniciatura, attività che prevede una autorizzazione all’emissione in atmosfera, ma nel caso specifico mancavano questa autorizzazione, il formulario di smaltimento, e non vi era neppure una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) con relativa iscrizione alla Camera di Commercio. Da qui il sequestro del locale, una struttura di circa 100 metri quadri.
Il secondo controllo, invece, ha riguardato un’autofficina, sempre a San Giuseppe Vesuviano. Qui gli uomini dell’Arma hanno trovato delle persone intente a riparare diverse autovetture, e nell’area adiacente all’officina rinvenivano un deposito di rifiuti speciali
pericolosi di circa 10 metri cubi, fra questi parti di motori non bonificati, ammortizzatori, testate, radiatori e parti in plastica. I carabinieri forestali non hanno trovato, neanche in questa ispezione, alcun formulario di regolare smaltimento dei rifiuti; c’era poi un registro “carico scarico” dei rifiuti non regolarmente compilato, da qui per evitare la prosecuzione del reato ed ulteriori compromissioni dell’ambiente i militari hanno proceduto al sequestro dell’officina di circa 100 metri quadri.
Infine a Somma Vesuviana i militari erano impegnati in un servizio di vigilanza ambientale a via Bosco quando, in un’area che ricade nel Parco Nazionale del Vesuvio, hanno sorpreso due persone che con una motosega tagliavano diverse piante ad alto fusto (tutelate proprio perchè si trovano in un’area protetta). In questo caso gli uomini dell’Arma hanno accertato che il taglio era stato effettuato senza le autorizzazioni che vengono rilasciare dall’Ente Parco, si trattava in particolare di piante che corrispondevano a circa 4 quintali di legna. Ne è seguita una denuncia e una sanzione di 344 euro. Continua, dunque, il preciso e puntuale lavoro dei carabinieri forestali impegnati principalmente nella salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.
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