domenica 24 Novembre 2024
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Tanti tra visitatori e golosi per il Chocoland di Napoli

Napoli. Anche quest’anno grande successo per la nuova edizione di “Chocoland” . Nell’ isola pedonale di via Scarlatti – via Luca Giordano-  ben cinquanta stand affollati da numerosi visitatori e golosi, giunti da ogni parte della regione per degustare le diverse specialità delle più importanti cioccolaterie e pasticcerie italiane.

Tantissime varietà di cioccolato per tutti i gusti e per tutti i palati dal classico fondente o al peperoncino, al nocciolato, al cremino sino ai canditi e alla frutta secca ricoperti di cioccolato, come datteri e fichi con il cuore di mandorla. I visitatori hanno anche avuto la possibilità di assistere a veri e propri workshop de La fabbrica del cioccolato in cui i Maestri cioccolatai, hanno illustrato le diverse tipologie e provenienze dei frutti della pianta dai quali vengono estratti i semi e come essi vengono lavorati, descrivendone accuratamente le specifiche le proprietà nutritive o le qualità più pregiate come ad esempio il cioccolato fondente al lime e allo zenzero.

Ma non solo cioccolato, anche prodotti di alta pasticceria, oltre ai classici dolci natalizi della tradizione napoletana, uno stand completamente dedicato ai dolci tipici siciliani come cannoli, cassate, dolcetti alla pasta di mandorle.

Tra i nuovi ospiti di quest’anno, la grande novità sono stati i celeberrimi “fiocchi” della pasticceria della Sanità Poppella che stanno spopolando a Napoli. Si tratta di brioche ripiene di crema di latte, ricotta e panna, che molte pasticcerie hanno iniziato ad imitare con il nome di fiocco di neve o “nuvola”.

Estasi per il palato quindi, ma anche per gli occhi dal momento che è stato possibile anche acquistare vere e proprie sculture di cioccolato: scarpette, civette, pipe, schiaccianoci e tanto altro.

E nella fiera napoletana  non potevano di certo mancare i richiami alla tradizione e agli oggetti della cultura materiale come utensili e attrezzi degli antichi mestieri: tenaglie e arnesi di diverso tipo, bulloni di diverse dimensioni, cacciaviti, pinze, ruote dentate, martelli di cioccolato. Infine la regina su tutte si è rivelata la caffettiera napoletana o meglio come si dice in dialetto ‘a cuccumell’ , una strizzatina d’occhio ai turisti con “proustiane” associazioni tra il  simbolo storico della città ed il caffè, la bevanda più famosa del popolo partenopeo.

 

 

 

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Rosa Auriemma
Rosa Auriemmahttps://www.facebook.com/lalingua.langue/?fref=ts
Ha conseguito la laurea triennale in Lettere e Magistrale in Filologia Moderna presso L'università degli studi di Napoli "Federico II" con il massimo dei voti, discutendo una tesi in Storia della lingua italiana su un autore napoletano secentesco. Sin da piccola ha coltivato la passione per la scrittura e il giornalismo. Appassionata di linguistica e dialettologia, per scopi di ricerca ha fondato un blog tematico "La Lingua Langue", corredato da canale youtube al fine di divulgare contenuti multimediali e multiculturali.

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