DA METROPOLIS DEL 16 LUGLIO
Ecco di seguito le misure cautelari disposte dalla Procura di Nola e eseguite dai carabinieri della Compagnia di Nola.
IN CARCERE
SAVERIO GALEOTALANZA, 51 ENNE, TUFINO
ANIELLO MALINCONICO 39 ENNE, PALMA CAMPANIA
ALESSANDRO FERRANTE, 42 ANNI, PALMA CAMPANIA
CIRO FRANCESCO IZZO, 55 ANNI, POGGIOMARINO
AGLI ARRESTI DOMICILIARI
GAETANO D’AMELIO, 45 ANNI, AVELLINO
OLIVIERI D’AMELIO, 43 ANNI, AVELLINO
ROBERTO PIRONE, 61 ANNI, AVELLINO
SOTTOPOSTI ALL’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.
DOMENICO CASTALDO, 56 ANNI, OTTAVIANO
MASSIMILIANO FONTANA, 56 ANNI, AVELLINO
CARLO DE LUCA 39 ANNI, TUFINO
Saverio Galeotalanza è un impiegato del Comune di Tufino, è considerato dagli investigatori uno delle menti della banda e bacino di voti e consensi elettorali che venivano poi trasferiti sull’agente di polizia De Luca.
Aniello Malinconico, avvocato del Foro di Nola, residente a Palma Campania che aveva il suo studio insieme al collega Alessandro Ferrante. Anche i due legali sono il fulcro dell’indagine. Nel loro studio a Nola sono state effettuate molte delle intercettazioni ambientali che hanno permesso di smascherare i traffici del gruppo. Ciro Francesco Izzo, medico, un figura non secondaria la sua. In servizio presso la clinica “Santa Lucia” di San Giuseppe Vesuviano, in più di un’occasione avendo la possibilità di utilizzare i moduli per la compilazione di referti medici di pronto soccorso avrebbe sottoscritto falsi certificati che attestavano lesioni su persone che in realtà non erano affatto ferite. In qualche caso ha anche certificato di aver effettuato terapie ai finti pazienti.
Insieme ad altri colleghi, dunque, avrebbe fornito i certificati e le attestazioni mediche necessari per ottenere i risarcimenti. Medici anche i fratelli Gaetano e Olivieri D’Amelio, quest’ultimo radiologo, e Roberto Pirone. Senza i loro certificati, che costavano dai 20 ai 30 euro ciascuno, non potevano partire le richieste di rimborso per le lesioni causate dai fantomatici incidenti. Di Ottaviano un altro medico coinvolto, Domenico Castaldo, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale civile di Avellino anche lui come il collega di Poggiomarino attestava in più di un caso di aver visitato e effettuato terapie ad alcuni pazienti, persone che non avevano alcun malanno e poi il radiologo Massimiliano Fontana che come l’altro radiologo firmava referti per tac e radiografie mai effettuate. Infine Carlo De Luca assistente capo della polizia di Stato all’epoca dei fatti in servizio presso il Commissariato di Nola e poi trasferito a Lauro. Già vicesindaco di centrodestra del Comune di Tufino.
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