domenica 8 Settembre 2024
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“Non beviamoci la vita”: parte la campagna di sensibilizzazione contro l’alcool

In Italia ogni anno oltre 5mila persone muoiono a causa di incidenti stradali, mentre più di 300mila riportano lesioni e 25mila rimangono disabili. Gli incidenti in maggioranza avvengono sulle strade urbane, sulle “strade di casa”, e sono frequenti le cause dovute ad una guida in stato di ebbrezza per eccesso di alcol o sotto lo stato confusionale degli stupefacenti. Il tributo più elevato è pagato dai giovani: il 28% dei morti, infatti, ha un’età compresa tra i 18 e 29 anni. Con un accordo europeo, l’Italia si impegna a ridurre di 2mila morti entro il 2010 le vittime per incidenti stradali. Per raggiungere questo obiettivo, però, servono molteplici interventi sia sulle strutture viarie (strade più efficienti), e, soprattutto, occorre intervenire sui comportamenti e di ogni singolo utente della strada. Da questa nuova e comune consapevolezza è nata la campagna di informazione “Non beviamoci la vita”. Al centro della campagna un breve video (durata 2,30 minuti) che prende le mosse dalle drammatiche immagini degli incidenti stradali e del loro lutto, per poi mostrare le disarmanti semplici regole per evitarli o ridurne la gravità: se guidi non bevi; se bevi fai guidare un amico sobrio; riduci la velocità; allaccia la cintura di sicurezza. Le immagini del video sono poi rivolte alle quotidiane bellezze e gioie della vita che appartengono ad ogni persona ponendo l’interrogativo se ognuno di noi vuole “perdere tutto questo” con il “banale e spesso irresponsabile errore” di un incidente stradale. Per il suo linguaggio moderno e veloce il video si rivolge soprattutto ai giovani considerando che la maggioranza degli incidenti gravi avviene nelle ore notturne, di cui circa il 50% nelle notti del venerdì e sabato. Ma in realtà è rivolto a tutti gli automobilisti – di qualsiasi età – per aiutarli a ricordare che basta consumare una quantità apparentemente minima di alcol (due bicchieri di vino, una birra media, un superalcolico) per compromettere la propria lucidita’ al volante e mettere a repentaglio la sicurezza propria e degli altri. il principale “dialogo tra il video e lo spettatore” è quello di sensibilizzare l’attenzione di ogni singola persona sul problema degli incidenti stradali come dramma individuale e collettivo che può essere risolto anche con una maggiore responsabilità personale nella guida e nei corretti comportamenti di prevenzione. L’idea della campagna è di dare la massima diffusione del VIDEO, utilizzando tutti i canali a disposizione,come il sito WEB di ogni aderente al “comitato promotore”, con libertà di scaricare il video; incontri con gli studenti delle scuole medie superiori e delle università;proponendo la “messa in onda” del video nei locali notturni, ristoranti e luoghi ricreativi;proponendo la “messa in onda” del video nelle televisioni locali;ricercando mass media nazionali per ampliare l’informazione e conoscenza del video;con nuove adesioni di altri enti, istituzioni, associazioni ed operatori privati. L’avvio ufficiale e la visibilità pubblica della campagna “non beviamoci la vita” potrà consentire l’adesione di altri soggetti che potranno ampliarne la diffusione in più città, scuole, luoghi di ritrovo giovanile, mass media, ecc.. La maggiore distribuzione e divulgazione della campagna di informazione “non beviamoci la vita” è facilitata anche da: “costo zero” della produzione (favorita dal lavoro volontario nell’ente produttore del Comune di Cesena); semplice strumento comunicativo (il video) e semplice gestione della campagna (consegnare un dvd ed un libretto illustrativo); efficacia della comunicazione diffusa distribuita nella rete internet e siti web; rete di collaborazione tra più soggetti con pari dignità ed autonomia di gestione. Il video è stato prodotto interamente all’interno del Settore Mobilità del Comune di Cesena senza costi di produzione per l’ente, che, gratuitamente, ha messo a disposizione il materiale audiovisivo e coordinato il lancio della campagna. La campagna ha la forza del rapporto locale tra “gente che si conosce”, ma, con la “rete di Enti Locali, Istituzioni, Associazioni ed Operatori privati”, avrà anche un’importante diffusione nazionale. Infatti, la conferenza-comunicato stampa avviene contemporaneamente in diverse città e precisamente Cesena Anacapri, Sorrento, Massa Lubrense, Piano Di Sorrento, Volla; Sala Consilina, Salento, Alfano, Colliano, Oristano Ravenna Venezia Rimini Gorizia Grosseto, Mantova Genova Riccione E Cattolica.

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