NOLA. Un controllo in un negozio di Nola ha portato ad un maxi sequestro di 3700 capi di abbigliamento contraffatti e a due denunce: il titolare del negozio di Nola e il fornitore, un 42 enne pugliese, sono stati denunciati per contraffazione, ricettazione e frode in commercio.
I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Nola relativa alla vendita in negozi dell’hinterland partenopeo di capi di abbigliamento contraffatti proposti come genuini, hanno sottoposto a sequestro, a Barletta (BT), articoli e accessori “griffati” che, se
immessi sul mercato, avrebbero fruttato guadagni per oltre 100.000 euro. Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, sono cominciate in seguito ad un controllo effettuato in un negozio di Nola, dove le Fiamme Gialle hanno individuato e sequestrato oltre 600 capi d’abbigliamento firmati, esposti come genuini per la vendita al pubblico, riportanti loghi e marchi contraffatti delle principali maison di moda nazionali ed internazionali (“Dsquared”, “Marcelo Burlon”, “Philipp Plein”, “Ralph Lauren”, “Fred Perry”, “Gucci”, “Fendi”, “Burberry”). I successivi sviluppi investigativi condotti dagli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi hanno, quindi, consentito di tracciare l’origine della merce e di individuare il fornitore pugliese, una ditta individuale con sede a Barletta operante nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento e accessori, nei cui confronti l’Autorità Giudiziaria ha successivamente disposto delle perquisizioni locali. Al termine dell’operazione, le Fiamme Gialle hanno scoperto, stoccati in un locale adibito a deposito, 3.765 pezzi contraffatti, fra capi di abbigliamento “Fred Perry”, “Dsquared e “Marcelo Burlon” e articoli per l’etichettatura e il confezionamento di abbigliamento. Operazione che si inserisce nella costante azione condotta dalla Guardia di Finanza a contrasto della contraffazione, orientata prevalentemente a disarticolare la filiera del falso e a rimuovere i canali di approvvigionamento, tutelando gli imprenditori onesti e i consumatori.
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