Il sigillo dell’Unesco è troppo importante per poter rischiare di perderlo a causa di Gigli “abusivi”. Le troppe repliche non autorizzate della festa che si ripete ogni anno da secoli a Nola ha spinto il sindaco Geremia Biancardia scrivere ai suoi colleghi dell’area Nolana e a chiedergli di arginare il fenomeno. “Vi scrivo per lanciare un accorato appello che, sono sicuro, incontrerà la Vostra sensibilità istituzionale e personale”, scrive Biancardi, “È però necessaria una dovuta premessa: come ho sempre ribadito, in tutte le sedi ed i consessi in cui sono state affrontate tematiche e problematiche del patrimonio artistico e culturale del nostro territorio, dobbiamo ragionare e agire insieme ed uniti, con lo scopo di studiare e mettere in campo tutte quelle possibili strategie tese a tutelare e salvaguardare le proprie specificità e prerogative, nonché i momenti festivi e le tradizioni che identificano i singoli contesti socioculturali. Tali momenti e tali tradizioni delle singole comunità, si qualificano come afferenti alle specifiche aree proprio perché “non riproducibili né riproponibili in altri contesti”.Nello specifico, mi riferisco a manifestazioni che, per la loro importanza e le loro caratteristiche, concorrono ad un riconoscimento che le impone all’attenzione non della sola regionalità o nazionalità, ma le proietta in quella che può definirsi “mondialità”. Il riferimento è chiaramente alla candidatura Unesco a “Patrimonio immateriale dell’Umanità”, che la Festa dei Gigli, in rete con altre Città (Palmi Calabro, Sassari e Viterbo), si vedrà riconosciuta per il 2013”. L’obiettivo del primo cittadino di Nola è quello di salvaguardare la Festa per fare in modo che sia “unica ed irripetibile”. Ragione per cui chiede la sua accorata missiva con un invito: “Vi chiedo di arginare il fenomeno dilagante della costruzione e trasporto delle macchine da festa chiamate “Gigli”, chiarendo ai cittadini dei Vostri consessi le motivazioni che sottendono a tale richiesta. E Vi invito a cogliere in questo mio accorato appello, non la richiesta egoistica mia e della Città che rappresento, ma quella grande opportunità di crescita per l’intera Area, come esposto in premessa”.

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